Il progetto per il quadruplicamento della linea ferroviaria tra San Massimo e Pescantina non riguarda solo l’infrastruttura su rotaia.
A Verona città, l’intervento trasformerà anche la rete viaria urbana, con modifiche sostanziali a strade, sottopassi e connessioni tra quartieri.
L’obiettivo principale è migliorare la fluidità dei collegamenti tra le zone a est e a ovest della linea ferroviaria, superando una cesura storica che ha limitato lo sviluppo armonico tra quartieri come San Massimo e Borgo Milano.
Gli interventi a Verona
Tra gli interventi più importanti c’è la ricostruzione del ponte ferroviario su via Piatti, che sarà demolito e sostituito da una nuova struttura più ampia, adatta a ospitare quattro binari.
Insieme al ponte, verranno adeguati anche i sottopassi di via Piatti e via Carnia, fondamentali per garantire la continuità dei flussi stradali e ciclopedonali durante e dopo i lavori.
Altri sottopassi che subiranno interventi di adeguamento o rifacimento sono quelli delle vie:
- San Marco
- Casarini
- Brigata Sassari
- del Fortino
Si tratta di punti oggi spesso critici per la circolazione, a causa di carreggiate strette o assenza di marciapiedi.
Con il progetto saranno allargati e dotati di percorsi sicuri per pedoni e ciclisti.
La zona tra via Turbina e via Bionde vedrà la realizzazione di un nuovo sottopasso, mentre in via Aeroporto Berardi, vicino a Boscomantico, è previsto un intervento specifico per agevolare la viabilità locale e il collegamento con la tangenziale.
Nella parte nord-ovest della città, saranno riorganizzate anche le connessioni tra via del Brennero, via Mirandola e via Cà Brusà, dove sorgeranno nuove opere per il superamento della linea ferroviaria interrata.
Anche in via XXV Aprile e nella zona tra via Ferrari e via Borgonuovo, i sottopassi esistenti saranno rinnovati e resi più accessibili.
La nuova fermata di San Massimo e la greenway
Un altro elemento chiave del progetto è la nuova fermata ferroviaria di San Massimo, che sorgerà in galleria tra Corso Milano e il Parco della Fratellanza.
L’opera prevede due accessi:
- uno verso Corso Milano, dove sarà realizzata una nuova piazza con servizi e spazi per la sosta bici
- uno verso il Parco, collegato da una rampa e una scala all’interno di un’area verde integrata nel paesaggio.
Sopra i tratti di linea interrata, sarà realizzata una greenway ciclopedonale, una lunga fascia verde che unirà i quartieri e faciliterà la mobilità dolce lungo tutto il tracciato.
Dove la ferrovia sarà in trincea, la ciclovia continuerà in affiancamento.
Il progetto si integra con il Biciplan e il PUMS del Comune di Verona, contribuendo alla ricucitura urbana e alla sostenibilità dei trasporti.
Mobilità sostenibile e benefici per l’intero corridoio del Brennero
Non mancano considerazioni sulla sostenibilità. Il progetto mira a incentivare il trasporto su rotaia, riducendo il ricorso alla strada per le merci e abbattendo così le emissioni inquinanti.
Inoltre, la realizzazione sarà accompagnata da misure di mitigazione ambientale, come la sistemazione di aree verdi e il rispetto delle normative archeologiche e idrologiche.
La relazione di progetto è disponibile a questo link