Incontro dedicato alle infrastrutture siciliane e ai collegamenti aerei con l’isola, quello che si è tenuto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra la Ministra Paola De Micheli, il Ministro del Sud e della Coesione territoriale Giuseppe Provenzano e il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci.
La Ministra De Micheli ha spiegato di voler affrontare con rapidità il tema della piena ripresa del trasporto aereo nello scenario del dopo emergenza sanitaria, attraverso la convocazione di un apposito tavolo con Enac e le compagnie aeree nazionali attive nei collegamenti con la Sicilia, per definire una programmazione di voli in grado di soddisfare la ripresa della domanda di mobilità nei principali scali e con le isole minori.
Quanto all’aeroporto di Trapani Birgi, la Ministra ha affermato che la società aeroportuale ha chiesto la riapertura dello scalo nella giornata di ieri e rispetto al ripristino di un volo quotidiano Alitalia con Roma, è in corso la valutazione da parte dell’amministrazione straordinaria della compagnia di bandiera.
Il Ministro Provenzano ha posto l’esigenza di affrontare sul piano strategico le diverse urgenze infrastrutturali della Sicilia, con una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti i livelli di governo, nello spirito di una leale collaborazione istituzionale, i cui frutti devono essere tangibili sul miglioramento della mobilità dei siciliani, anche per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale che rischia di abbattersi sull’isola.
La Ministra De Micheli ha ricordato i recenti stanziamenti del Mit alle Province per la riqualificazione della rete viaria di competenza e chiesto ai rappresentanti della Regione Sicilia di inviare un elenco con le opere prioritarie e i relativi costi: l’obiettivo è reperire le risorse necessarie per dare copertura a una prima corposa tranche di interventi da attuare.
In tema di infrastrutture ferroviarie la Ministra ha ricordato, oltre alla realizzazione in corso della Catania-Messina-Palermo, anche il progetto dell’anello di Alta Velocità di rete inserito tra quelli da finanziare attraverso il piano europeo del Recovery fund.
L’alta velocità di rete sono linee tradizionali in cui interventi relativamente “minori” hanno come obiettivo l’innalzamento alla velocità di 200 km/h sulla maggior parte del tracciato.
Per tutta la restante programmazione relativa alle infrastrutture siciliane verrà insediato un tavolo permanente con le istituzioni regionali, Rfi, Anas e il Consorzio per le Autostrade Siciliane.
bravo provenzano. ha sempre delle ottime idee. mi sembra l’unico dei cinquestelle che faccia qualcosa
E infatti non è dei 5 Stelle, è del PD…
Hai ragione, è del PD, tuttavia Mo’ Vi Mento cinque stalle e PDioti sono sulla stessa barca e molti di loro vivono di ideologie. Ergo la differenza in questo caso è minima tra i due partiti.
Certi cosi detti progetti,sono talmente assurdi e insignificanti ,che e’ pure inutile scriverli.
A che servirebbe l’alta velocita’ a Ragusa, Licata,Agrigento e Castelvetrano…….dove la gente,anche se ci fosse questo fantomatico treno AV, preferirebbe viaggiare con la propria automobile. E non e’ quewstione che il treno non c’e’ e’ proprio un modo di ragionare che non puo’ cambiare.
Attenzione: l’asse sarà Messina-Catania-Enna-Palermo + fermate intermedie. Velocità commerciale 160-200 km/h con punte di 250 in alcuni brevi tratti della CT-PA. Queste opere richiedono anni per essere finite, ergo se si fanno contemporaneamente, cosa che questo governucolo di venduti non ne è capace, si possono finire tutte entro il 2030, ponte compreso.
E’ piu’ che ovvio che NON FARANNO assolutamente niente ,come non si fara’ mai il ponte di Messina di cui si parla da 70 anni.
Con questo governo NO di sicuro ! Sono tutte chiacchiere di questi giorni pur non essendo in campagna elettorale. E anche se la mozione viene approvata, poi si aspetterà un nuovo governo quanto prima per poter far ripartire l’iter da dove interrotto. Lo deve realizzare Impregilo con Eurolink e dovra’ essere con torri di 384 metri con un franco navigabile di 65m e una campata di due miglia come previsto dal progetto definitivo approvato nel 2011.
I treni non volano, ergo per far arrivare un treno Torino-Reggio Calabria fino a Palermo servono piu infrastrutture: il Ponte di Messina, Messina-Catania tutta raddoppiata e nuova linea veloce CT-PA (i cui lavori sono iniziati da oltre un anno). Fino ad allora saremo considerati da serie B con quei soliti IC e IC Notte Palermo-Roma e Milano-Siracusa, e viceversa, solo dieci treni al giorno.