Il 14 Novembre la talpa EPB “Martina” ha iniziato a scavare la galleria naturale Lonato (GN02), a doppia canna a singolo binario. La lunghezza è di circa 4,75 km per canna.
Una volta che la TBM-EPB raggiungerà l’imbocco Est (lato Verona) sarà opportunamente smontata e riportata nuovamente all’imbocco lato Milano per realizzare la seconda canna, relativa al binario pari.
La galleria, realizzata mediante scavo meccanizzato utilizzando una fresa scudata ad attacco integrale, del tipo a contropressione di terreno al fronte (EPB), in grado di affrontare lo scavo in terreni incoerenti o poco coerenti anche in presenza di falda, con la capacità di adattarsi alla variabilità imposta dal contesto geotecnico lungo il tracciato e all’eterogeneità dei materiali.
Le caratteristiche dell’anello prefabbricato di rivestimento della galleria scavata in scavo meccanizzato sono le seguenti:
- Diametro interno: 8,80 m
- Spessore conci: 0,45 m
- Lunghezza conci: 2,00 m
- Tipologia di anello: 6 conci
- Numero gruppi di spinta: 18 gruppi da 2 martinetti cia- scuno (3 gruppi per segmento)
Gli elementi prefabbricati in calcestruzzo presentano un’elevata resistenza meccanica e precisione geometrica.
Ringraziamo Seli Overseas per le foto
La tenuta idraulica del rivestimento è garantita da guarnizioni in gomma montate sul perimetro dei conci e da iniezioni a tergo degli stessi che vanno a intasare lo spazio anulare tra profilo di scavo ed estradosso concio.
Tali iniezioni, eseguite in continuo a tergo dello scudo, consentono inoltre di cementare l’anello e contrastare l’innesco di potenziali fenomeni di volume perso in superficie. Nel progetto si è previsto di utilizzare un anello di tipo universale. Mediante la rotazione dell’anello rispetto al proprio asse è possibile sfalsare i giunti longitudinali tra i conci e seguire l’andamento plano-altimetrico del tracciato. I conci verranno assemblati all’interno dello scudo e collegati mediante barre guida e bulloni lungo i giunti longitudinali e i giunti circonferenziali.
La macchina di scavo esegue la spinta per l’avanzamento attraverso una serie di martinetti agenti sui conci montati in precedenza.
Tali spinte risultano esattamente definite e controllabili nell’ambito dell’attività di guida dalla macchina di scavo.