Il Restyling Piazza Augusto Imperatore dopo 5 anni

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Un intervento costruttivo per il recupero urbano e archeologico

Il progetto di restyling di Piazza Augusto Imperatore si inserisce in un ampio processo di riqualificazione urbana e valorizzazione archeologica avviato nel 2006, attraverso un concorso internazionale vinto dal gruppo Urbs et Civitas guidato dall’architetto Francesco Cellini.

Il cantiere, aperto nel maggio 2020, ha avuto come obiettivo principale il recupero dell’area antistante il Mausoleo di Augusto, con la riconnessione funzionale e percettiva tra il monumento e lo spazio urbano circostante.

Riconfigurazione altimetrica e percorsi

Il fulcro dell’intervento è stato la risoluzione del dislivello tra il piano urbano attuale e la quota originaria del Mausoleo, realizzata attraverso due nuove cordonate monumentali. La prima collega la piazza a via di Ripetta, la seconda conduce all’abside della chiesa di San Carlo al Corso. Questi nuovi accessi sono stati costruiti con pendenze contenute e finiture in travertino, garantendo l’accessibilità e valorizzando il contesto storico.

Nel disegno planimetrico, la nuova pavimentazione alterna elementi lapidei moderni con tratti che lasciano a vista sezioni originali del pavimento in travertino del I secolo d.C., recuperati e integrati con precisione archeologica per suggerire la morfologia dell’antica piazza augustea.

Restyling piazza augusto imperatore: opere e strutture

In parallelo alla nuova sistemazione superficiale, l’intervento ha previsto una serie di opere strutturali e infrastrutturali di consolidamento. In particolare:

  • Consolidamento del terrapieno di fondazione della chiesa di San Rocco mediante micropali e iniezioni a bassa pressione;
  • Intervento sul pilone del passetto tra San Rocco e San Girolamo dei Croati, con restauro delle superfici e irrigidimento strutturale;
  • Adeguamento e rifacimento della rete fognaria per garantire la corretta regimazione delle acque meteoriche e la compatibilità con le nuove pavimentazioni.

Nuove funzioni e infrastrutture leggere

All’estremità meridionale della piazza è stato realizzato un nuovo volume vetrato adibito a infopoint e caffetteria.

La struttura è leggera, in acciaio e vetro, ed è parzialmente incassata nella topografia del sito, per non alterare la percezione del contesto storico. È dotata di impianti a basso impatto visivo, con particolare attenzione all’integrazione paesaggistica e alla reversibilità dei materiali.

Proseguimento dei lavori di musealizzazione

Contestualmente al restyling della piazza, è in corso la seconda fase del recupero del Mausoleo, con interventi finalizzati alla musealizzazione e all’accessibilità interna del monumento. Tra le opere previste:

  • Completamento delle concamerazioni trapezoidali e del corridoio anulare interno;
  • Restauro della cella funeraria centrale con consolidamento murario e reintegrazione delle superfici alterate;
  • Realizzazione di nuovi impianti elettrici, illuminotecnici, di videosorveglianza e riscaldamento, progettati per mantenere condizioni termo-igrometriche compatibili con la conservazione del bene.

Tutti gli impianti sono stati integrati con canalizzazioni mimetizzate e materiali non invasivi, privilegiando tecnologie a bassa potenza e sistemi di controllo ambientale a feedback modulato.

Verde, percorsi e collegamenti

All’interno della fascia anulare verde attorno al Mausoleo è prevista la sostituzione completa degli attuali cipressi, ormai compromessi, con nuovi esemplari della stessa specie. È in progetto inoltre la realizzazione di una passerella pensile in acciaio corten e vetro tra via dei Pontefici e l’ex cortile di Palazzo Correa. Questo elemento fungerà da collegamento sopraelevato tra le quote del contesto urbano e il sito archeologico, migliorando l’accessibilità e la fruizione, senza appoggi diretti sulle strutture storiche.

Durata e costi

La seconda fase dei lavori, in corso, prevede una durata contrattuale di 18 mesi, per un importo complessivo di 7.190.000 euro. I fondi derivano in larga parte dal contributo della Fondazione Tim, che ha stanziato 6 milioni di euro.

Al finanziamento si affianca il mecenatismo del Gruppo Bulgari, che con 700.000 euro finanzierà l’allestimento di alcuni ambienti museali e della mostra inaugurale.

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