Non solo auto: l’idrogeno arriva anche tra le nuvole
Quando si parla di mobilità sostenibile, l’attenzione cade spesso sulle auto.
Ma il cielo non resta a guardare. Bosch, colosso tedesco noto per l’elettronica e la tecnologia per motori, ha annunciato una svolta nel settore aeronautico.
La sua divisione Bosch Aviation Technology, con sede a Vienna, ha sviluppato un motore a idrogeno pensato per gli aerei.
Un’idea che unisce esperienza automotive e ingegno.
Il risultato? Un motore innovativo, che potrebbe rivoluzionare il modo di volare.
Un Rotax 916 trasformato per volare pulito
Il cuore del progetto è un motore già esistente: il BRP-Rotax 916 1.4 Turbo, quattro cilindri.
Un motore usato anche in ambito automobilistico, scelto proprio per la sua versatilità e robustezza.
In quattro mesi di studi, i tecnici Bosch lo hanno convertito per funzionare a idrogeno, mantenendo un funzionamento stabile e sicuro.
Il motore modificato riesce a generare 115 kW, pari a circa 156 cavalli.
Un valore simile a quello della versione a benzina, ma con emissioni drasticamente ridotte. Secondo l’azienda, si può andare anche oltre, aumentando la potenza se necessario.
Nessun componente su misura: tutto già in produzione
La vera genialità del progetto Bosch?
Tutti i componenti usati per il sistema di alimentazione a idrogeno sono già in produzione, impiegati in altri settori.
Nessun pezzo è stato sviluppato appositamente per questo progetto.
Questo approccio semplifica tutto: tempi, costi e processi di omologazione.
Un vantaggio non da poco per un settore come l’aeronautica, dove ogni certificazione può richiedere anni.
Christian Grim, General Manager di Bosch General Aviation Technology, spiega così la strategia:
“Prevediamo un forte interesse verso questo approccio pioneristico. I vantaggi in termini di tempo, costi e autorizzazioni sono evidenti.”
Un passo concreto verso il volo a zero emissioni
Il motore Rotax 916 convertito a idrogeno rappresenta un punto di svolta per l’aviazione leggera.
L’idrogeno, bruciando, produce vapore acqueo al posto della CO₂. In un settore che contribuisce in modo rilevante alle emissioni globali, ogni passo verso alternative pulite conta.
Certo, non si tratta di un motore per aerei di linea.
Ma per il mondo dei velivoli leggeri, da turismo o per l’addestramento, questa tecnologia potrebbe fare la differenza nei prossimi anni.
Bosch guarda al futuro con concretezza
Questo progetto non è un prototipo da laboratorio. Bosch punta davvero a portare sul mercato questa soluzione, aprendo la strada a nuovi standard per l’aviazione generale.
L’idrogeno, da tempo al centro delle strategie ambientali europee, si conferma così una risorsa chiave per la mobilità del futuro.
L’azienda tedesca sta spingendo per un approccio “cross-settoriale”, cioè con tecnologie che possano essere adattate tra diversi mezzi di trasporto.
L’obiettivo è chiaro: massima efficienza, minime emissioni, compatibilità con sistemi esistenti.
Un esempio per l’industria e una speranza per l’ambiente
In un momento in cui tutti parlano di transizione ecologica, Bosch ha scelto di agire con pragmatismo.
Prendere un motore esistente, adattarlo all’idrogeno e renderlo operativo in tempi rapidi è un messaggio forte: la sostenibilità non è un sogno lontano, ma un’opportunità reale.