È prorogata fino a domenica 7 giugno l’ordinanza che amplia gli orari di accesso alla Zona a Traffico Limitato del centro storico. In aggiunta alle fasce orarie normalmente vigenti, si potrà transitare all’interno della Ztl, ogni giorno della settimana, anche dalle 13.30 alle 14.30 e dalle 16 alle 22. L’Amministrazione prosegue quindi nella direzione intrapresa alcune settimane fa di agevolare il più possibile i locali del centro storico, maggiormente penalizzati dalla mancanza di turisti. Al momento, nonostante la completa riapertura delle attività di ristorazione, a farla da padrone è ancora il servizio di take away. L’apertura più ampia della Ztl nelle fasce orarie del pranzo e della cena è pensata anche a beneficio degli stessi clienti, che possono raggiungere più facilmente i locali scelti per il proprio servizio di asporto.
“Nei giorni scorsi ho visitato alcuni locali del centro e dei quartieri e la modalità del cibo da asporto è ancora molto utilizzata – ha detto il sindaco Federico Sboarina durante il punto stampa in streaming -. Un’opportunità che può agevolare bar e ristoranti del centro, fortemente penalizzati dalla totale assenza di turisti. Erano loro infatti a riempire i locali soprattutto all’ora di pranzo, quando i plateatici diventavano una babele di lingue diverse, segno inequivocabile della vocazione internazionale che la nostra città ha saputo conquistarsi soprattutto negli ultimi anni. Stiamo lavorando perché i turisti possano tornare presto, a cominciare da quelli di prossimità, con iniziative e progetti per rilanciare i settori della cultura, degli spettacoli e del turismo stesso, a cui sono legate innumerevoli filiere economiche. Nel frattempo, cerchiamo di andare incontro ai nostri esercenti, per sostenerli il più possibile nella ripresa delle loro attività che, in questa delicata fase, hanno saputo organizzare con grande capacità d’impresa”.
Divieto di bere alcolici all’aperto e mascherine. Rimane in vigore per tutto il fine settimana, fino a martedì 2 giugno compreso, l’ordinanza che vieta di bere alcolici all’aperto. Per bere bevande alcoliche, i clienti di bar e ristoranti dovranno rimanere al tavolo, all’interno dei locali o “nelle aree concesse e/o adibite a plateatico”.
In linea con la nuova ordinanza emessa ieri dalla Regione del Veneto, il sindaco conferma che anche sul territorio comunale da lunedì 1° giugno non sarà più obbligatorio indossare la mascherina quando si esce, salvo nei luoghi al chiuso o nelle situazioni, anche all’aperto, in cui non sia possibile mantenere il distanziamento sociale. Il dispositivo di protezione, se anche non indossato, deve però essere sempre portato con sé.
“Esattamente una settimana fa – ricorda il sindaco -, ero arrabbiato nero per quanto accaduto la sera prima in piazza Erbe. Non solo per una piazza affollata che non teneva minimamente in conto il divieto di assembramento tuttora in vigore, ma anche per le condizioni di sporcizia e degrado in cui piazza Erbe era stata lasciata, immagini di una tale maleducazione che mi hanno costretto a firmare il provvedimento. Oggi invece tutta un’altra storia, oggi sono contento perché la situazione di ieri sera è la dimostrazione che tra i cittadini è prevalso il buon senso e la responsabilità di cui hanno dato ampiamente prova finora. Quello di venerdì scorso – chiosa Sboarina – voglio derubricarlo come un episodio eccezionale, motivato dal legittimo entusiasmo dei giovani che dopo mesi,potevano finalmente incontrarsi nei locali con gli amici. Io sono il primo a dire che è giusto uscire, dobbiamo farlo purché in sicurezza, facciamo rivivere la nostra città e le sue attività economiche, non solo quelle del centro storico ma anche quelle presenti nei nostri quartieri, che hanno uguale necessità di riprendere a lavorare”.
“Quello delle mascherine è un messaggio positivo che, unito alla riapertura di tutte le attività che erano ancora in stand by, ci dice che il rischio del contagio è sempre minore – afferma il sindaco -. Una linea, quella del Governatore Zaia, che sposo in pieno, sulla base anche delle indicazioni fornite dalla comunità scientifica locale, la cui eccellenza non ha nulla da invidiare a nessun altro team. Ora ciò che serve a Verona è l’immagine di una città che si rialza, che è pronta a ripartire ed accogliere turisti e visitatori, senza timore ma con maturità e senso di responsabilità”.
Nuove aperture di parchi gioco. E’ l’obiettivo a cui l’Amministrazione sta lavorando, con il supporto delle associazioni presenti sul territorio. Dopo i 19 parchi giochi riaperti ufficialmente sabato scorso, altri potrebbero aprire i cancelli nei prossimi giorni, per le operazioni di sanificazione previste dal Dpcm il Comune può contare su Amia, Esercito e Vigili del Fuoco.
“A differenza di altre città o comuni che ancora non hanno riaperto i parchi a causa di vincoli imposti dal Governo veramente difficili da rispettare, noi abbiamo scelto di non penalizzare ulteriormente i nostri bambini e le loro famiglie. Da sabato scorso, grazie all’aiuto di Amia, Esercito e Vigili del Fuoco, che sanificano giornalmente le strutture adibite a gioco, siamo riusciti ad aprire più di un parco per ciascuna circoscrizione. Un servizio di cui si sentiva davvero la necessità, tanto che i parchi sono stati subito presi d’assalto. Ecco perché, grazie anche alla disponibilità di alcune associazioni, stiamo preparando l’apertura di nuove aree dedicate ai piccoli, uno sforzo non da poco per l’Amministrazione ma che riteniamo doveroso effettuare per la comunità”.