Era già bella prima. Ora è qualcosa difficile da descrivere a parole, tanto meno da immaginare quando l’operazione Eataly sarà conclusa.
Parliamo dell’ex Stazione frigorifera in via Santa Teresa, la ‘ghiacciaia’ degli ex Magazzini Generali che oggi vede la fine del lungo cantiere che la restituisce alla città.
Nelle prossime ore il passaggio di consegne, o meglio la consegna delle chiavi, che passano dal Fondo Verona Property a Eataly, il brand enogastronomico dell’imprenditore Oscar Farinetti che, dopo aver inaugurato diverse sedi in tutto il mondo, ha deciso di investire nella città scaligera.
L’entità dell’investimento renda la cifra dei lavori fatti.
Circa 60 milioni di euro per restaurare l’edificio in ogni sua parte, dotandolo dei più moderni standard tecnologici e conservandone tuttavia gli elementi architettonici da tutelare.
Uno spazio di 13 mila metri quadrati, che una volta arredato aprirà alla città non solo come punto vendita dedicato al food e alla ristorazione, ma anche come luogo di arte e cultura, con aree dedicate ai giovani artisti emergenti.
A farla da padrona sarà l’area centrale circolare, sovrastata dalla famosa cupola, che l’architetto Mario Botta trasformerà nel ‘grande fuoco’.
Si tratta dello spazio principale dell’intero edificio, quello riservato alla cucina e alla ristorazione e in cui cittadini e turisti potranno accedere liberamente per assaporare le diverse specialità e prodotti proposti.
Dall’area circolare si diramano gli otto bracci che portano ai locali riservati ai produttori e alla preparazione del cibo. In parte di essi saranno ospitate le opere e i lavori di giovani artisti emergenti, che avranno così la possibilità di farsi conoscere da un pubblico variegato e che, nelle aspettative, si preannuncia numeroso.
La storia della ghiacciaia si potrà conoscere in una sala dedicata, una sorta di museo con immagini e macchinari recuperati dalla produzione del ghiaccio.
A Eataly Verona ci sarà anche l’arte con la A maiuscola.
Mostre temporanee che cambieranno periodicamente saranno infatti ospitati nei 5 mila metri quadrati di spazio ricavato al secondo piano della struttura.
A gestire la parte museale sarà una Fondazione di Eataly stessa, che curerà non solo gli allestimenti ma anche la parte dedicata agli eventi.
All’ex ghiacciaia si accede da viale dell’Agricoltura, 390 i posti auto realizzati in superficie e 900 quelli distribuiti nei due piani di parcheggio sotterraneo.
L’area esterna sarà riqualificata con una parte di verde e, soprattutto, messa in collegamento con gli ex Magazzini Generali, le sedi degli ordini professionali e il Children’s Museum.
Manca solo l’abbattimento del muro su viale del Lavoro per integrare completamente il complesso con l’area tra la Fiera e la stazione, di fronte all’Ex Manifattura Tabacchi in fase di recupero e all’ex Scalo Merci dove sorgerà il Central Park.
Questi sono gli ultimi giorni prima dell’avvio dell’allestimento da parte di Eataly, occasione da non perdere per vedere come i lavori di questi quattro anni hanno reso l’edificio più bello di quanto non lo sia mai stato.