La TBM “Gaia” nel Collettore Mediano di Torino

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La TBM “Gaia” e il progetto del Collettore Mediano “Idropolitana” di Torino

Il progetto del Collettore Mediano di Torino si distingue per il suo carattere strategico e innovativo, rappresentato dalla TBM “Gaia, uno strumento ingegneristico avanzato.

Con l’obiettivo di realizzare un tunnel di 9,5 km, la macchina opera a profondità superiori a 10 metri sotto il livello di falda, sfruttando tecniche avanguardistiche come Hydroshield per garantire stabilità e minimizzare l’impatto superficiale.

Dettagli tecnici della TBM “Gaia”

La TBM “Gaia” è stata progettata per affrontare sfide complesse, gestendo terreni eterogenei con un’avanzata tecnica Hydroshield.

Con una testa di scavo configurata con 18 disc cutter e la possibilità di sostituirli con ripper per adattarsi alle condizioni del suolo, questa macchina può spingere fino a 1.200 tonnellate.

Il diametro di scavo raggiunge i 4.080 mm, mentre il rivestimento ad anello è costituito da conci in calcestruzzo armato di 3.200 mm di diametro interno e 300 mm di spessore. Ogni giorno, si prevede di avanzare di oltre 20 metri, movimentando più di 300 m³ di materiale, un processo reso fluido grazie all’impianto STP per il trattamento del suolo.

Il Collettore Mediano: caratteristiche e obiettivi

Il progetto del Collettore Mediano mira a rispondere alle necessità funzionali della città di Torino. Una volta completato, il tunnel ospiterà un rivestimento finale composto da 7.758 anelli prefabbricati in calcestruzzo.

Il nuovo Collettore Mediano, destinato a Torino e a 20 comuni dell’area metropolitana sud, è un’infrastruttura strategica che raddoppia il collettore intercomunale in servizio da oltre 40 anni, consentendone la manutenzione straordinaria.

L’opera, del valore complessivo di oltre 146 milioni di euro, avrà anche un ruolo chiave nella gestione delle piogge intense e nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, migliorando al contempo l’efficienza del depuratore di Castiglione Torinese.

I lavori, avviati a fine settembre 2023 e con durata prevista di quattro anni, prevedono due fasi: la prima con microtunneling per una condotta di 2,5 km, la seconda con scavo meccanizzato TBM per un tratto di 9,5 km a 20 metri di profondità. Tutte le aree di intervento sono state sottoposte a bonifica bellica preventiva.

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