Il colore e la forma, affiancati alla disciplina del writing, sono il soggetto di Un ponte a colori, l’intervento di aerosol art per la riqualificazione del famoso Pontevecchio a Bologna.
L’inaugurazione è avvenuta stamattina, con la partecipazione di Marzia Benassi Presidente del Quartiere Savena, Giovanni Gualario Responsabile stazioni Emilia Romagna di Rete Ferroviaria Italiana e Rusty dell’Associazione Tinte Forti.
Il Pontevecchio, che scavalca le vie Emilia Levante e Mazzini, ospita i binari della linea Bologna-Prato e, da giugno 2013, anche la fermata metropolitana Bologna Mazzini.
Per sottrarre le arcate del ponte al degrado, RFI e Comune di Bologna – Quartiere Savena sono ricorsi a una collaborazione storica, quella con l’associazione bolognese Tinte Forti, che riunisce alcuni fra i writer più famosi, impegnata nel promuovere la disciplina dell’aerosol art come strumento per rendere più belli e vivibili gli spazi urbani.
Le arcate del Pontevecchio sono state prima preparate da RFI con l’applicazione di un colore di fondo, una sorta di tela su cui si è espressa la creatività dei bolognesi Rusty (ideatore del progetto), Moe insieme a Tanes (arrivato per l’occasione dalla Svezia), Stand (in trasferta da Roma), Tomoz (direttamente da Rimini) e Francis (di Bologna).
Due settimane di lavoro e 320 bombolette spray hanno riconsegnato alla città uno spazio più allegro, pulito, sicuro. Grande la collaborazione delle attività commerciali limitrofe, in particolare FDM Automobili e Pub Old Bridge, che hanno messo a disposizione i propri spazi per la gestione del materiale durante i lavori.
Questa è solo la prima fase di un progetto più ampio che, a regime, comprenderà anche le pareti della struttura del ponte non ancora riqualificate e per il quale RFI, Quartiere e Associazione si sono già dati appuntamento per l’autunno.
“Il progetto Pontevecchio: un ponte a colori nasce da una collaborazione tra Rete Ferroviaria Italiana, l’Associazione Tinte Forti e il Quartiere Savena”, ha spiegato Marzia Benassi. “Obiettivo del Quartiere era restituire ai cittadini uno spazio urbano rigenerato. Il recupero ambientale delle pareti della stazione SFM Mazzini, ora decorate con murales, ha contribuito a trasformare questo spazio in un luogo più allegro, decoroso e gradevole. La speranza è che la bellezza e l’armonia dei luoghi inducano chi ne usufruisce a uno stato d’animo più positivo e gioioso. I graffiti e i murales hanno l’obiettivo non solo di abbellire pareti spoglie, ma di educare alla bellezza del territorio, quasi fosse una “lezione vivente” di educazione civica, di legalità e tutela dei beni comuni urbani”
“Con l’intervento sul Pontevecchio”, ha ricordato Giovanni Gualario, salgono a 19 (*) le stazioni dell’Emilia Romagna in cui RFI, in collaborazione con le amministrazioni locali e gli artisti del territorio, ha utilizzato l’arte murale per la riqualificazione di spazi a rischio di degrado. Le stazioni ferroviarie sono fra i protagonisti del Piano Industriale 2017–2026 del Gruppo Ferrovie dello Stato. L’obiettivo è rafforzarne la centralità e la naturale vocazione di snodo intermodale. Interventi come questo, che ne migliorano gradevolezza e senso di sicurezza per chi le utilizza, ci aiutano nel raggiungimento di questo fine”.