Fondo Unico per le Reti Metropolitane e Trasporto Rapido di Massa
Il Fondo Unico per il potenziamento delle reti metropolitane e del trasporto rapido di massa nasce con l’obiettivo di concentrare e razionalizzare le risorse statali destinate a questi indispensabili settori di trasporto pubblico.
Attraverso il Decreto-Legge 95/2025, il fondo mira a migliorare l’efficienza dei finanziamenti e assicura che le risorse siano allocate in base allo stato effettivo dei lavori. Tale iniziativa, gestita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe rappresentare un passo avanti verso una gestione più dinamica e reattiva dei fondi statali.
Obiettivo e finalità del fondo unico
Il Decreto-Legge 30 giugno 2025, n. 95, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, istituisce un fondo unico per finanziare le reti metropolitane e il trasporto rapido di massa. Questo fondo è pensato per razionalizzare e concentrare tutte le risorse già previste dallo Stato per queste infrastrutture, attraverso un sistema di gestione che assicura l’uso efficiente in base allo stato di avanzamento effettivo dei lavori. I progetti devono rispettare scadenze precise, con l’obbligo di concludere le obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2025.
Struttura e gestione del fondo
Gestito dal MIT, il fondo unico include finanziamenti esistenti e legalmente impegnati per infrastrutture di trasporto rapido di massa. La gestione prevede un monitoraggio continuo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e la possibilità di revocare e riallocare le risorse in caso di mancato rispetto delle obbligazioni. Questo approccio sistematico permette di consolidare gli investimenti in modo strategico, garantendo il completamento efficace dei progetti con la partecipazione attiva degli enti locali.
Interventi ammessi e risorse disponibili
Gli interventi ammessi includono una vasta gamma di progetti, come metropolitane, tramvie, filovie e busvie, oltre alla manutenzione stradale per province e città metropolitane. Il fondo attinge a finanziamenti preesistenti, come quelli definiti dalle leggi sui sistemi di trasporto rapido di massa e quelli derivanti dalla proroga di tali sistemi. Le risorse, pur essendo già impegnate nominalmente, saranno utilizzate per sostenere nuove iniziative o continuare lavori in corso, migliorando significativamente l’efficienza e la tempestività con cui i progetti vengono completati.
Progetti di Trasporto Rapido a rischio: focus sulle città
Nell’ambito del Fondo indennizzi L. 183/1987, fino a €102,5 milioni sono stati riassegnati a infrastrutture critiche e servizi locali. Tuttavia, una serie di opere di trasporto rapido di massa (TRM) potrebbe vedere una sospensione dei finanziamenti se non viene rispettata la scadenza del 31/12/2025.
Questi progetti, distribuiti tra città come Torino, Milano, Brescia, Genova, Roma, Napoli e Palermo, sono vitali per migliorare la mobilità urbana e necessitano di attenzione per garantirne il completamento.
Ampliamenti e prolungamenti essenziali
I maggiori centri urbani italiani, tra cui Torino e Milano, sono al centro di progressi infrastrutturali critici. Torino prevede un prolungamento della tranvia 12 che collega all’Allianz Stadium, passando attraverso la riqualificata trincea ferroviaria Torino–Ceres. Milano, dal canto suo, si focalizza sull’ampliamento del deposito Gallaratese della linea M1 e il suo prolungamento fino al quartiere Baggio.
Entrambi i progetti sono cruciali per aumentare la capacità e l’efficienza del servizio di trasporto pubblico nelle rispettive città.
Sfide e prospettive a Brescia e Roma
A Brescia, l’introduzione della nuova linea tranviaria “Pendolina – Fiera” ha già osservato progressi significativi. Con un contratto di appalto stipulato e un’opera esecutiva in corso, si prospetta di ridurre tempi di percorrenza e aumentare la frequenza delle corse.
Roma affronta il rinnovo del materiale rotabile delle linee A e B/B1 e il completamento della metropolitana linea C, tratta T2. Il successo di questi progetti potrebbe ridefinire l’esperienza del trasporto pubblico nella capitale.
Iniziative strategiche a Napoli e Palermo
Napoli e Palermo non restano indietro.
A Napoli, il collegamento tra la stazione AV di Afragola e la rete metropolitana si articola in stralci essenziali che promettono di potenziare la connettività regionale.
Palermo si concentra sulla fase II del sistema tram, comprendente tratte multiple e nuovi parcheggi di interscambio. Entrambe le iniziative sono progettate per affrontare le crescenti esigenze di mobilità e ridurre la congestione urbana.
La Sfida della Tempistica
Il rispetto della scadenza del 31/12/2025 è fondamentale per assicurarsi i finanziamenti destinati. Il mancato raggiungimento delle “obbligazioni giuridicamente vincolanti” potrebbe compromettere la continuazione di progetti cruciali come quelli menzionati.
Questi sviluppi rappresentano tappe essenziali nell’infrastrutturazione cittadina per ridurre i tempi di viaggio, abbattere l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il settore deve ora concentrarsi sull’ottimizzazione dei processi e il rispetto delle tempistiche per garantire la sostenibilità dei trasporti pubblici a lungo termine.
Per un’analisi dettagliata sui piani infrastrutturali, consultare fonti come il sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.