VERONA | Tutte le novità sul progetto del filobus: partenza dei lavori il 21 aprile

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Presentato il piano del traffico e la strategia di comunicazione per limitare al massimo i disagi alla circolazione.

Dal 1° giugno partiranno interventi paralleli in altre zone della città, di cui verrà data ampia informazione. 

Il primo cantiere del filobus parte il 21 aprile, dopo Vinitaly 2023, in via Città di Nimes, e unirà i due sottopassi esistenti in un’unica galleria che, una volta terminata sarà riservata al traffico privato.

In superficie transiteranno invece solo i mezzi pubblici, su corsie preferenziali dedicate come accadrà per il tutto il percorso del filobus. 

E’ senza dubbio uno dei cantieri più impattanti dell’opera, da qui la decisione di farlo partire dopo Vinitaly 2023 e procedere speditamente per concluderlo prima di Vinitaly 2024.

Per la durata dei lavori, la viabilità della zona sarà modificata con la creazione di un grande anello circolatorio a senso unico tra Porta Nuova e Porta Palio, la Stazione sarà sempre raggiungibile anche dai mezzi privati, tuttavia sarà data priorità ai mezzi pubblici e ai taxi. 

Le modifiche viabilistiche saranno oggetto di una campagna informativa ad hoc, voluta dall’Amministrazione per informare tempestivamente i cittadini e limitare al massimo i disagi.

Ciò vale anche per i cantieri legati al filobus che partiranno in parallelo su altre zone della città, partendo da quelli già aperti nei mesi scorsi e che comunque non interferiscono con Città di Nimes.

Due mesi prima dell’avvio di ogni intervento, verranno comunicati i dettagli dei lavori, le vie interessate, le modifiche viabilistiche, la data di inizio e fine cantiere.

I prossimi cantieri inizieranno in giugno.

 “L’unificazione dei sottopassi di Via Città di Nimes  è un evento storico visto che questa opera infrastrutturale è attesa da quasi trent’anni—ha detto l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari-.

Un’opera che permetterà, una volta terminata, maggior fluidificazione del traffico privato e maggior efficienza del trasporto pubblico locale.

Crediamo che il filobus, anche grazie a questa opera, sia il punto di partenza e non d’arrivo per dotare il Comune di Verona di una mobilità differente, al pari delle città vicine come Brescia e Padova e sulla linea delle più importanti metropoli europee.

La prossima sfida è infatti quella di rimodulare la mobilità cittadina perché tutto il territorio sia servito in uguale misura, con provvedimenti che riguardano anche il piano della sosta, le ciclabili e nuove misure per potenziare gli spostamenti sostenibili.

Una politica che vuole cambiare il volto della propria città non deve avare paura dei cantieri indispensabili per creare quelle infrastrutture moderne”.

L’assessore Ferrari ha inoltre ricordato come “il cambio della viabilità sia stato preceduto da una serie di incontri sia con le categorie del commercio e dell’industria, sia con il mondo della scuola così come con altre istituzioni della città”. 

Queste le principali modifiche viabilistiche legate al cantiere di via Città di Nimes. 

Porta Palio. Per chi proviene dal semaforo di Borgo Milano non sarà più possibile percorrere il sottopasso, ma si rimarrà in superficie percorrendo Via Col. Galliano e viale dal Cero  

Uscita T4 T9. Non sarà più possibile dirigersi verso Porta Palio, ma ci sarà l’obbligo di svolta a destra su via Cardinale, che sarà a senso unico di marcia a doppie corsie. 

Via Città di Nimes. Il transito su via Città di Nimes non sarà consentito alle automobili, eccezion fatta per l’accesso ai due parcheggi.

Porta Nuova. A seguito della modifica della viabilità degli incroci verranno variati i tempi semaforici per favorire la viabilità. 

Basso Acquar. Per raggiungere Ponte San Francesco da Viale Piave si dovrà percorrere via Fedrigoni, alla fine della quale verrà realizzata una rotonda provvisoria.

Ponte San Francesco. Per chi proviene da Lungadige Galtarossa sarà possibile attraversare via del Fante per arrivare, lungo circonvallazione Raggio di Sole, a Porta Nuova. 

Comunicazione

Secondo un recente sondaggio, solo il 27 per cento dei veronesi è al corrente del progetto filovia.

Da qui la necessità di comunicare in modo capillare attraverso una campagna crossmediale che veicoli le informazioni attraverso i canali tradizioni.

Anche su tutti gli strumenti digitali, per spiegare ai cittadini non solo importanza e benefici dell’opera ma anche nel dettaglio le modifiche alla viabilità di cui saranno oggetto i diversi quartieri

La comunicazione sarà nei quartieri interessati all’opera e non solo, attraverso incontri con la cittadinanza, con gli esercenti e con le scuole, tenendo conto di tutte le categorie con informazioni capillari.

A supporto dei cittadini c’è anche un ufficio specifico con operatori di Amt3 in grado di rispondere ai quesiti e dare indicazioni puntuali. 

“Questa è la vera sfida che ci siamo posti, quella di comunicare correttamente, concretamente e puntualmente ai cittadini veronesi la realizzazione dell’opera cantiere per cantiere – ha precisato il presidente di Amt3 Giuseppe Mazza-.

Da ora in avanti cercheremo di anticipare sempre i cantieri in modo che tutti i cittadini ne possano essere consapevoli.

Proprio in questi giorni AMT ha chiuso un accordo con il master Project Management dell’Università di Verona di scienze economiche, per una campagna di comunicazione sempre più capillare e precisa.

Quanto ai disagi dei cantieri, puntiamo a compensarli con una corretta comunicazione e con una serie di strategie alternative alla viabilità”. 

“Sul fronte comunicazione attraverso un bando sono stati selezionati due partner importanti che ci accompagneranno in questo percorso di racconto e di comunicazione del progetto soprattutto attraverso le piattaforme digitali – ha detto l’assessore all’Innovazione Jacopo Buffolo-. 

Quella di raccontare quest’opera sul digitale è una scommessa che vogliamo vincere ed è in linea con l’obiettivo di città vicina ai suoi abitanti”. 

L’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi ha sottolineato il ruolo della Polizia locale in questo progetto: “Siamo consapevoli di tutte le difficoltà e di tutti i disagi da qui alla fine dell’opera.

L’ impegno della Polizia locale sarà massimo come sempre, la vera sfida sarà conciliare questo sforzo aggiuntivo con il mantenimento di tutti i servizi che comunque la città richiede, anche in altri ambiti e non solo strettamente legati ai cantieri.

Ci piacerebbe poter disporre di più forze.

In questo senso voglio ricordare anche ciò che ha fatto presente il nostro sindaco Damiano Tommasi a Roma qualche settimana fa, chiedendo in particolare ai parlamentari veronesi la possibilità di lavorare per consentire con interventi, anche legislativi, di assumere più risorse all’interno della polizia locale”. 

“Si sta lavorando anche alla ricerca di ulteriori finanziamenti proprio perché ci sia un futuro che possa essere il migliore possibile per il trasporto pubblico della nostra città – ha aggiunto l’assessore al Bilancio Michele Bertucco-.

Sono passati quasi 30 anni da quando nel 1994 fu presentata la richiesta di finanziamento per l’allora tramvia.

Fino ad oggi siamo rimasti fermi.

Ora a città avà la risposta che merita in tema di trasporto pubblico locale”.  “Il piano del traffico è stato predisposto per ridurre al massimo i disagi, verrà data priorità ai mezzi pubblici e ai taxi– ha detto il comandante della Polizia locale Luigi Altamura-.

Come già accaduto per i lavori di Ponte Nuovo, serviranno circa due settimane per assestare il traffico, l’invito ai cittadini che percorrono questa parte della città è di partire mezz’ora prima”. 

“Per il trasporto pubblico locale quest’opera rappresenta una vera rivoluzione- ha detto il direttore di Atv Stefano Zaninelli-.

Sul sito e sulle app dell’azienda i cittadini troveranno in tempo reale tutti gli aggiornamenti sulle variazioni delle linee e delle fermate.

Sarà nostra cura fare avere tutte le informazioni ai 50 mila abbonati”.

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