La giunta ha deliberato il rafforzamento patrimoniale di Amt3 aumentandone il capitale sociale per 1.500.000 euro.
Un passaggio fondamentale per il proseguo dell’opera filobus, atteso da 12 anni.
Risale infatti al 2010 la delibera del Consiglio comunale che stabiliva tale aumento a garanzia del progetto filobus, provvedimento concretizzato solo oggi.
Con l’aumento di capitale Amt3 acquisisce quella solidità necessaria per far fronte agli investimenti già realizzati per l’opera filobus, circa 12 milioni di euro, e a quelli futuri.
E’ attesa a breve l’approvazione del progetto di variante dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile – Cipess, che di fatto darà il via al cantiere vero e proprio.
Il primo, e tra i più impattanti, è quello in via Città di Nimes per il collegamento dei due sottopassi.
Per la complessità e l’impatto sul traffico cittadino, sarà realizzato dopo Vinitaly 2023 e pronto per quello del 2024.
I cantieri procederanno su due filoni paralleli, da un lato quelli già avviati e da concludere, dall’altro quelli del cronoprogramma che sarà stabilito sulla base dell’analisi dei flussi di traffico cittadini.
“E’ da 12 anni che Amt3 attende l’aumento di capitale finalizzato alla realizzazione del filobus – ha detto l’assessore al Bilancio Michele Bertucco-.
Un passaggio disatteso dalle amministrazione precedenti e che invece noi concretizziamo con una variazione al bilancio deliberata già a novembre.
E’ un passaggio fondamentale per garantire il proseguo dei lavori, ricordo che fino ad oggi il Comune ha già speso quasi 12 milioni per i lavori già eseguiti e che i mezzi sono in costruzione, è impensabile tornare indietro.
A noi tocca fare quello che per troppo tempo è mancato, accelerare su un progetto iniziati ben 30 anni fa e dotare finalmente Verona di un mezzo di trasporto pubblico che nelle altre città venete è realtà già da molti anni”.
“Se la delibera CIPESS arriva nei tempi previsti, prevediamo di avviare i cantieri nel primo semestre 2023 e concluderli nel giro di tre anni successivi– ha spiegato l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari -.
Il primo sarà quello in via Città di Nimes, tra i più impattanti, ma in parallelo partiranno molti altri cantieri per completare interventi già iniziati.
I disagi alla viabilità saranno inevitabili, cercheremo di comunicare per tempo e al meglio tutte le modifiche e le soluzioni temporanee.
Crediamo che il filobus sia il punto di partenza per dotare il Comune di Verona di una mobilità differente e da cui innescare ulteriori riflessioni sul tema.
Dovremo anche dotarci di un piano del traffico specifico, uno strumento ad hoc per valutare quali modifiche apportare alla viabilità complessiva in funzione all’opera.
E’ un’opera che la città attende da troppo tempo, non c’è motivo per cui non trovi il sostegno di tutte le forze politiche cittadine e al Governo”.