Sui binari italiani arriveranno 150 nuovi treni elettrici destinati al trasporto regionale. È quanto prevede l’accordo quadro, per un importo complessivo di 910 milioni e un minimo garantito di 38 convogli, che Trenitalia ha affidato ad Alstom, la società risultata vincitrice di un bando di gara europeo presentando l’offerta economicamente più vantaggiosa.
L’investimento, reso possibile dai Contratti di Servizio di lunga durata sottoscritti da Trenitalia con le Regioni, prevede treni a un solo piano e a media capacità di trasporto, dotati delle più evolute ed efficaci soluzioni tecniche, come il sistema di gestione del traffico ferroviario ERTMS, la videosorveglianza per la sicurezza di passeggeri e personale di bordo e la predisposizione per il wi-fi per navigare in Rete durante il viaggio. I convogli rispettano tutte le caratteristiche di sostenibilità ambientale, sia perché sono riciclabili fino al 97%, sia perché consentono una riduzione di circa il 30% delle emissioni rispetto ai treni delle precedenti generazioni.
I treni saranno poi made in Italy: tanto la progettazione quanto la costruzione prenderanno vita negli stabilimenti Alstom di Savigliano, Sesto San Giovanni e Bologna, dove vengono già realizzati i treni Jazz e Pop. Evidente, dunque, la ricaduta positiva dell’operazione sul piano occupazionale, in un momento di rilancio del Paese.
Trenitalia prosegue così nel suo impegno per accrescere il livello di qualità del trasporto regionale, continuando ad abbassare l’età media della flotta e rispondendo alle esigenze di chi si sposta con i regionali per lavoro, studio, svago e turismo. Un impegno dimostrato anche nella varietà di mezzi utilizzati: i 150 nuovi treni si aggiungono infatti ai Rock e Pop già consegnati alle Regioni e al treno Blues che, grazie alla trazione elettrica, a diesel e con batterie, contribuisce a migliorare gli standard qualitativi del trasporto pendolare italiano.