FIRENZE | Come sarà la mobilità nella fase 2?

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Il sindaco Dario Nardella, in un’intervista a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1 ha spiegato come sarà gestito il trasporto pubblico a Firenze nella fase 2.

“Abbiamo già un piano pronto a Firenze per il trasporto pubblico durante la fase 2. Dobbiamo tenere conto delle distanze, in Toscana sono state fissate a 1,80 metri. Mi auguro che le distanze sui mezzi di trasporto siano le stesse in tutte le regioni. Un piano che prevede un’attenta sanificazione. A bordo inoltre i passeggeri devono essere tutti distanziati. L’ipotesi sarebbe quella di fare viaggiare solo passeggeri a sedere (non in tutti posti). Quando i passeggeri sono tutti seduti, d’altronde, è anche più facile controllare il distanziamento. Stiamo lavorando con alcuni tecnici per fare rapidissimi screening alla fermata della tramvia. Dobbiamo capire se è possibile con dei termometri elettronici, una misura  mutuata dal piano sicurezza per gli aeroporti”, ha affermato Dario Nardella.

Con le nuove distanze di sicurezza, nella tramvia, si passerà dai 273 passeggeri attuali a 40 passeggeri  e per soddisfare la domanda occorre aumentare la frequenza. Gest, la società della tramvia, ha proposto al Comune la frequenza massima (un Sirio ogni 4,2 minuti) su tutto l’orario diurno. Questo significa  autisti in più, ma con costi in più a fronte di passeggeri presumibilmente in calo.

Si sta pensando inoltre ad utilizzare il metodo di Milano e Torino incentivando l’uso delle bici:

“La mia idea è quella di ripartire gradualmente con l’apertura di fabbriche e uffici con orari scaglionati, per la mobilità incentivare ancor di più l’utilizzo di bici, monopattini e car sharing”, ha affermato Dario Nardella.

 

 

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