Rendere più funzionali, accessibili e sicure le ciclopiste in riva d’Arno. È l’obiettivo degli interventi di manutenzione straordinaria dei percorsi che hanno avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re, con l’approvazione del progetto definitivo dei lavori da 150mila euro. Gli interventi riguarderanno le ciclopiste del Girone, dell’Argingrosso, di via Signorini-Ponte Indiano e dei Renai per un totale di circa 10 km. Obiettivo garantire la funzionalità, accessibilità e sicurezza dei percorsi e delle pavimentazioni e migliorare lo standard qualitativo attraverso l’installazione e manutenzione di arredi urbani e verde.
“Un investimento per la maggiore fruibilità, accessibilità e sicurezza dei percorsi ciclopedonali in riva destra e sinistra dell’Arno – ha detto l’assessore Del Re -, con interventi che riguarderanno in questa fase 10 km di piste sui 25 totali presenti sul territorio comunale di Firenze. Un lavoro che si affianca all’approvazione delle convenzioni con Regione Toscana, Città metropolitana e comuni interessati per la manutenzione dei tratti esistenti e in completamento di alcuni tratti del sistema integrato della ciclovia dell’Arno”.
“Si tratta di passaggi decisivi e determinanti – commenta per la Metrocittà il consigliere delegato alla Mobilità Francesco Casini – che vanno a concretizzare un disegno strategico di mobilità sostenibile per tutto il territorio metropolitano, attraverso la connessione con stazioni ferroviarie e punti di scambio che favoriscono l’intermodalità con le piste ciclabili. Si alleggerisce il peso del trasporto su gomma, si rende ancor più sostenibile quello su ferro, si favorisce una pratica motoria che fa bene alla salute e all’ambiente. E contemporaneamente si recuperano spazi urbani da mettere a disposizione di tutta la comunità metropolitana. Sono progetti ad alto valore che inoltre, passo dopo passo, danno concretizzazione ai progetti delle ‘superpiste’ ciclabili europee”.
“Muoversi sulle due ruote – dichiarano Sandro Fallani e Angela Bagni, delegati alla viabilità rispettivamente per la Piana e Le Signe – segna un cambiamento di mentalità nelle abitudini. Le opportunità create dalle ciclopiste, in relazione agli altri mezzi utilizzati per spostarsi, sono grandi e riguardano, in modo non banale, anche la scoperta e la valorizzazione del paesaggio”.
La giunta di Palazzo Vecchio ha infatti approvato la Convenzione tra Regione Toscana, Città metropolitana, Comune di Firenze e comuni di Campi Bisenzio, Empoli, Fiesole, Firenze, Montelupo Fiorentino, Scandicci, Signa per la manutenzione dei tratti esistenti e il completamento del sistema integrato ciclovia dell’Arno per il triennio 2020-2022 e la convenzione tra Regione, Città Metropolitana e comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole, Firenze, Pontassieve e Rignano sull’Arno per la progettazione di alcuni tratti della ciclovia dell’Arno di interesse metropolitano, nella tratta Firenze – Rosano.
Obiettivo del primo accordo è quello di ottimizzare gli interventi di manutenzioni necessari a rendere sempre più fruibile la ciclovia, anche in sinergia con altre operazioni di gestione del verde pubblico e di mantenimento delle sponde fluviali. Nei territori dei comuni firmatari l’estensione dei tratti ciclabili è di circa 45 km, di cui oltre 25 km nel Comune di Firenze. I lavori di manutenzione riguarderanno: la pavimentazione esistente per la rimozione di ostacoli, avvallamenti, buche; la vegetazione, con sfalcio e potatura per mantenere la sede della ciclopista e gli arredi liberi da vegetazione (almeno tre volte l’anno); la pulizia di pozzetti, caditoie e condotte; la manutenzione ordinaria di ponti, muretti, elementi in muratura; la manutenzione ordinaria di elementi di arredo, illuminazione, segnaletica e protezione, comprese staccionate, recinzioni, attrezzature degli spazi di sosta attrezzati, rastrelliere, sbarre e segnaletica di sicurezza e informazione. La Città Metropolitana di Firenze svolgerà il ruolo di capofila. La Regione Toscana assegnerà ai comuni firmatari, tramite il soggetto capofila, un contributo del 60 per cento dei costi di manutenzione ordinaria della ciclovia.