L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, socia di CISCo (Centro Internazionale Studi Containers i.s.), ha dato il via nel giro di pochi giorni a tre interventi migliorativi importanti per la riqualificazione degli scali di Augusta e Catania e per i traffici commerciale, industriale e turistico.
Il programma dell’Authority è rendere il sistema portuale, da un lato, uno snodo per i traffici fra Oriente e Europa settentrionale e, dall’altro, un volano di sviluppo per l’economia dell’Italia meridionale, puntando sui collegamenti infrastrutturali fra banchina e territorio retrostante. Un terzo asse si sta sviluppando grazie ai traffici ro-ro, quello da e verso l’Africa settentrionale.
Il primo intervento su cui sta lavorando l’Authority in accordo con il Libero consorzio comunale di Siracusa riguarda il viadotto d’ingresso al porto di Augusta, un’infrastruttura che rappresenta l’unica via di accesso allo scalo commerciale e che necessita di ricevere manutenzione. Attualmente non è sicuro per il passaggio di carichi speciali e vanno quindi ristrutturati giunti e appoggi. Il cantiere dovrà essere avviato su progetto del Libero consorzio sulla base delle indagini e caratterizzazioni effettuate dallo stesso Libero consorzio, per un investimento complessivo di 850 mila euro a totale carico dell’Autorità di sistema. Il 5 luglio scorso queste indagini sono state concluse. I risultati verranno inviati dalla ditta esecutrice al Libero consorzio, che ha già preparato il progetto di rifacimento.
“Si tratta – spiega Pierluigi Incastrone, segretario generale facente funzione dell’Authority – di un’opera fondamentale, senza la quale il porto commerciale di Augusta si troverebbe costretto a ridurre la propria capacità e il volume dei traffici movimentati”.
Un altro intervento importante per Augusta è la ristrutturazione della diga foranea, lunga complessivamente circa sei chilometri. La prima tranche di lavori è cominciata l’8 luglio, per un investimento di 12 milioni di euro, e prevede interventi sui ricci d’ingresso dell’estremità meridionale della diga Nord e dell’estremità settentrionale della diga centrale. Nella seconda fase si procederà alla ristrutturazione dell’intera diga, per un investimento aggiuntivo di 99 milioni di euro.
“La diga- afferma Incastrone– chiude tutta la rada di Augusta, che comprende il porto commerciale e i pontili industriali. La sua ristrutturazione permette quindi la messa in sicurezza dell’intera rada, che si estende nel territorio dei Comuni di Augusta, Melilli e Priolo”.
Il terzo intervento riguarda il rifacimento del sedime portuale del porto di Catania, che accoglie le navi dei passeggeri e da crociera e i traghetti commerciali. I lavori di rifacimento sono cominciati alla fine di giugno. Il sedime portuale di piazzali e banchine è fatto di basolato lavico, un materiale che impreziosisce l’area, ma che attualmente presenta numerosi avvallamenti. Il ripristino renderà il sedime più sicuro per i passeggeri e per i mezzi che sbarcano nel porto di Catania. Per la copertura verrà mantenuto buona parte del bel basolato originale.