L’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella puntualizza la situazione di Ferrovia Centrale Umbra, dopo la conferenza stampa di ieri, nel corso della quale è stata annunciata la temporanea sospensione, con la contemporanea attivazione di servizi sostitutivi su gomma, per permettere l’esecuzione dei lavori necessari a rendere questa infrastruttura definitivamente efficiente e adeguata ai nuovi standard di sicurezza richiesti.
“Nessuna chiusura né soppressione! L’azienda ha ritenuto necessario disporre la temporanea sospensione dell’esercizio commerciale, in quanto le attuali condizioni della rete non consentono l’ordinario svolgimento dei servizi di TPL. La rete rimane infatti operativa per garantire l’espletamento di tutti gli altri servizi in sub affidamento e per il collegamento con l’officina della manutenzione del materiale rotabile“.
“Come Regione – ha affermato Chianella – abbiamo predisposto un Piano operativo di interventi puntualmente notificato, nel mese di giugno, al Ministero Infrastrutture e Trasporti, riguardante l’Infrastruttura Ferroviaria. E, sempre nel mese di giugno, è stato altresì sottoscritto l’Accordo tra Regione, Umbria TPL e Mobilità e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A per la realizzazione sull’infrastruttura ferroviaria regionale umbra, a cura di RFI S.p.A., degli interventi di adeguamento delle infrastrutture ferroviarie regionali attualmente gestite da Umbria TPL e Mobilità S.p.A. Tali interventi si sono resi non più rinviabili in conseguenza dell’ avvenuto assoggettamento della rete al controllo da parte dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria dopo l’incidente ferroviario dello scorso anno. In molti, con atteggiamenti populistici e strumentali – ha sottolineato Chianella -, vogliono far credere che l’Umbria stia dismettendo il proprio servizio ferroviario. E’ vero esattamente l’opposto e già dalla prossime settimane potremo vedere i cantieri aperti. A cominciare da quello tra Umbertide e Città di Castello. E’ stato attivato un imponente programma di investimenti (il più importante realizzato negli ultimi decenni) volto a superare le criticità connesse ad un’infrastruttura che – giova ricordarlo – ha oltre cento anni di vita. Tale programma ha riguardato il superamento del deficit a carattere manutentivo straordinario che si è accumulato nel corso degli anni e l’adeguamento ai nuovi standard di sicurezza richiesti dall’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria (ANSF)”.
“Il percorso intrapreso peraltro è il frutto di precise intese tra Regione e Governo e rientra perfettamente nelle strategie nazionali dello stesso Gruppo Ferrovie dello Stato teso ad integrare la rete di trasporto nazionale con le reti locali. E proprio questa è la garanzia che Rfi porterà avanti il programma concordato La realizzazione di questi interventi prelude al definitivo trasferimento dell’intera rete FCU all’interno del perimetro dell’infrastruttura ferroviaria nazionale al quale si sta da tempo lavorando. Tale situazione apre scenari e prospettive importanti sia in termini di miglioramento e potenziamento dei servizi ferroviari che di incremento della sicurezza dell’intera linea”.
Il Piano di investimenti riguarda l’Installazione di Sistemi di Protezione Marcia Treni (SCMT) sull’intera rete di 153 Km – Sottosistema di terra con “encoder” da segnale per linee da attrezzare integralmente con impianti segnalamento e di blocco (18 milioni di euro); l’adeguamento standard di sede ed impianti per la linea con priorità sui tratti armati con traverse in legno (33 milioni di euro); l’apparato Centrale Computerizzato Multistazione (ACC-M) con telecomando da PC terra che di bordo, installato in opera compreso l’attrezzaggio dei posti periferici, della dorsale di comunicazione in fibra ottica, del controllo P.L., compreso le necessarie opere civili e fabbricati tecnologici, dell’alimentazione telefonia e dei sistemi ausiliari (2,27 milioni di euro); l’acquisto di treni diesel e/o elettrici, in composizione bloccata, a 4/5 carrozze, diesel o elettricità media ed alta capacità (6,6 milioni di euro); l’adeguamento e/o soppressione di Passaggi a livello1,4 milioni di euro.
“Occorre anche ricordare – ha sostenuto Chianella – che l’assoggettamento al controllo dell’ANSF in luogo del precedente USTIF, in conseguenza dell’incidente ferroviario di S. Giuliano di Puglia, ha accentuato tali criticità e determinato conseguenze in termini di prestazioni di servizio che hanno ulteriormente evidenziato la necessità di accelerare la transizione verso un nuovo modello di esercizio nella direzione prevista dal Piano Regionale dei Trasporti”.
“Passi in avanti – ha sottolineato l’assessore Chianella – sono stati fatti anche nella direzione del processo di integrazione che prelude alla prevista introduzione di un modello di esercizio integrato ferro-gomma unico regionale. Tale processo ha subito una forte accelerazione dopo l’approvazione della manovra finanziaria che ha previsto la possibilità di avvalersi di RFI per la realizzazione degli interventi ed anche l’ulteriore possibilità di far rientrare la rete FCU nel perimetro dell’infrastruttura ferroviaria nazionale.
Alcuni lavori (per circa 50 milioni di euro) sono stati già eseguiti ed altri sono in procinto di essere avviati (tratta Umbertide-Città di Castello, Raddoppio ferroviario Perugia-Ponte S. Giovanni. PG S. Anna, Galleria Baldeschi, Passaggi a Livello) e che sono destinati a rendere la linea più efficiente e moderna, secondo gli standard nazionali. L’esecuzione di tutti questi lavori programmati – ha concluso Chianella – può risultare incompatibile con il normale esercizio commerciale e dunque si è giunti alla decisione di sospendere i servizi ferroviari programmati per il periodo strettamente necessario al completamento dei lavori e dunque fino alla ripresa dell’esercizio che la Regione attualmente stima nel settembre del prossimo anno e tutto ciò senza nessuna ripercussione sul versante occupazionale. Compito della Regione sarà quello di monitorare costantemente, anche attraverso specifici sopralluoghi, il regolare svolgimento dei lavori ad opera del soggetto attuatore”.