Terna ha completato con successo la posa del cavo sottomarino del ramo est del Tyrrhenian Link, uno dei progetti strategici per il futuro dell’energia in Italia.
In poco più di due mesi, sono stati installati circa 490 km di cavo ad alta tensione in corrente continua tra Termini Imerese, in provincia di Palermo, e Battipaglia, in provincia di Salerno.
Un’infrastruttura chiave per un’Italia più sostenibile
L’infrastruttura è pensata per aumentare la capacità di scambio energetico tra il continente e le due isole maggiori – Sicilia e Sardegna – migliorando al tempo stesso l’affidabilità della rete elettrica nazionale.
La sua realizzazione si inserisce nel più ampio programma REPowerEU, volto a potenziare la sicurezza e l’autonomia energetica dell’Europa.
Due mesi di lavori, 490 km di cavo e una profondità record
La posa del cavo si è svolta in due fasi: la prima da 260 km completata a marzo, la seconda da 230 km, iniziata ad aprile.
I lavori si sono conclusi al largo della costa di Battipaglia, a bordo della nave posacavi Leonardo da Vinci di Prysmian.
Il cavo del ramo est raggiunge una profondità massima di 1.560 metri, un risultato senza precedenti per Terna.
Prysmian ha persino stabilito un record mondiale di posa a 2.150 metri di profondità, testimoniando l’altissimo livello tecnologico del progetto.
Un progetto finanziato da fondi europei
Il ramo est del Tyrrhenian Link ha ricevuto un finanziamento di 500 milioni di euro nell’ambito del programma REPowerEU.
L’intero progetto, comprendente anche il ramo ovest tra Sicilia e Sardegna, prevede un investimento totale di 3,7 miliardi di euro.
Si estende per circa 970 km di cavi sottomarini con una capacità di trasporto che sarà di 1.000 MW per ciascuna tratta.
Obiettivo 2028: l’Italia come hub energetico del Mediterraneo
Il completamento del Tyrrhenian Link è previsto entro il 2028.
Questo collegamento rafforzerà non solo la rete elettrica nazionale, ma posizionerà l’Italia come hub energetico strategico del Mediterraneo, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.
Giuseppina Di Foggia, AD di Terna, ha sottolineato come questa infrastruttura rappresenti “una risposta sostenibile e innovativa alla crescente domanda di energia”.
Anche Raul Gil, di Prysmian, ha evidenziato l’orgoglio per un progetto che stabilisce “nuovi standard mondiali” e accelera la transizione energetica italiana.
Lavori in corso anche a terra
Parallelamente alla posa in mare, proseguono anche i lavori per le stazioni di conversione a Eboli (Campania) e Termini Imerese (Sicilia).
Questi impianti saranno collegati alla costa tramite elettrodotti interrati, rispettivamente da 15 km in Campania e 10 km in Sicilia, progettati per minimizzare l’impatto ambientale e paesaggistico.
Foto: Terna