Negli stabilimenti di Porto Viro, è stata varata la motonave South Enabler, un gigante del mare realizzato dal gruppo Visentini.
La nave, lunga 203,4 metri e larga 26,2, batte bandiera cipriota ed è pronta a solcare le rotte internazionali, portando con sé un pezzo d’ingegno e lavoro italiano.
Con due motori da 14.400 kW complessivi e una capacità di carico di 3.006 metri lineari più 200 auto, la South Enabler rappresenta una delle più avanzate realizzazioni della cantieristica navale del Nord Italia.
Una nave progettata per garantire efficienza, affidabilità e sostenibilità nei trasporti marittimi.
Un’impresa tecnica e logistica
Il varo non è stato solo un momento simbolico.
Dietro c’è un importante lavoro di squadra e una serie di interventi tecnici per permettere alla nave di raggiungere il mare aperto.
La fuoriuscita della South Enabler è avvenuta grazie ai lavori di escavo lungo il canale navigabile del Po di Levante, che collega la Laguna di Marinetta alla bocca di porto e quindi all’Adriatico.
L’intervento ha avuto un valore complessivo di circa 560.000 euro, di cui 200.000 finanziati dalla Regione Veneto.
Il canale, infatti, è spesso soggetto a fenomeni di insabbiamento che limitano la navigabilità.
Grazie allo scavo, oggi può ospitare anche navi di classe V CEMT, standard europeo per i mezzi fluvio-marittimi.
Un lavoro congiunto per il futuro del territorio
Il successo del varo della South Enabler è frutto di una collaborazione efficace tra Regione Veneto, Infrastrutture Venete e Cantieri Navali Visentini.
Insieme hanno affrontato una sfida che non riguarda solo la singola nave, ma l’intero sistema idroviario del Nord Italia.
Un simbolo di eccellenza
Il varo della South Enabler è un traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza.
La nave rappresenta il fiore all’occhiello di un comparto produttivo che non ha mai smesso di innovare.
È un’opera d’ingegneria che racchiude tecnologia, attenzione all’ambiente e visione strategica.
“Buon viaggio!” è l’augurio rivolto oggi a questa nuova protagonista del mare.
Foto: Elisa De Berti