Napoli | Il Real Albergo dei Poveri diventerà hub culturale

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Il Real Albergo dei Poveri di Napoli, uno degli edifici storici più imponenti d’Europa, è al centro di un ambizioso progetto di recupero e rigenerazione urbana. Questo intervento, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), trasformerà la struttura in un moderno hub culturale, scientifico e formativo, restituendolo alla città e ai suoi cittadini.

Un intervento su scala monumentale

Con una superficie di 100.000 metri quadrati, il Real Albergo dei Poveri si colloca tra le più grandi architetture storiche d’Europa, superato solo da Versailles e Schönbrunn a Vienna. Il progetto prevede il recupero di circa il 70% della struttura, mentre alcune porzioni, come il cortile di destra, rimarranno escluse dai lavori perché tuttora abitate.

L’intervento, curato dallo studio Abdr Architetti Associati, prevede un investimento complessivo di circa 220 milioni di euro, di cui 135-140 milioni già assegnati per la progettazione e realizzazione. Ulteriori risorse potrebbero essere attivate per le finiture e gli allestimenti interni, ampliando le funzioni del nuovo polo.

Funzioni e destinazioni del nuovo Hub culturale e scientifico

Il progetto del Real Albergo dei Poveri prevede una destinazione d’uso articolata, con spazi dedicati alla ricerca, alla formazione, alla cultura e ai servizi per la comunità.

La Scuola Normale Superiore del Mezzogiorno ospiterà laboratori di archeologia su una superficie di 13.000 metri quadrati, includendo anche aule e uffici.

L’Università Federico II disporrà di uno studentato con oltre 150 posti, destinato a master e dottorandi. Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) avrà una seconda sede di 10.000 metri quadrati, dedicata alla letteratura artistica, alle scoperte scientifiche e alla trasformazione del territorio dopo le eruzioni di Ercolano e Pompei.

La Biblioteca Nazionale di Napoli, invece, occuperà 6.000 metri quadrati, con spazi flessibili per la lettura e un’innovativa public library, pensata per favorire la socialità e la diffusione della cultura.

Oltre agli spazi dedicati alla ricerca e alla formazione, il progetto prevede anche aree destinate alle attività comunali e associative. Il Comune di Napoli avrà a disposizione ambienti per iniziative culturali, sale conferenze e un’area museale dedicata alla storia del Real Albergo.

Infine, per incentivare l’utilizzo della struttura da parte della cittadinanza, verranno realizzati due ristoranti, quattro caffetterie, un campo sportivo e una palestra, contribuendo così a rendere il complesso un punto di riferimento per la città.

Un approccio tecnologico e innovativo

Dal punto di vista tecnico, l’intervento rappresenta una sfida complessa, in quanto prevede il restauro filologico del monumento storico con il vincolo diretto della Soprintendenza. Inoltre, sono previste opere di ricostruzione per alcune porzioni dell’edificio collassate nel tempo, con l’inserimento di volumi contemporanei, che dialogano con la struttura settecentesca senza riprodurre lo stile originale.

Uno degli aspetti più innovativi riguarda l’integrazione degli impianti tecnologici, risolta con la creazione di cavedi tecnici alti 1,5 metri nei pavimenti dei corridoi principali. Questo sistema consente di nascondere gli impianti di ventilazione, raffrescamento, riscaldamento ed elettricità, garantendo al contempo la flessibilità necessaria per future modifiche e ampliamenti.

Tempistiche del cantiere

Il progetto, finanziato con fondi PNRR, prevede il completamento del cantiere entro metà 2026. Il rispetto delle scadenze impone una pianificazione serrata e una gestione altamente efficiente delle fasi costruttive.

Il recupero del Real Albergo dei Poveri non è solo un’opera di restauro architettonico, ma una rigenerazione urbana di grande impatto, che restituirà alla città uno spazio multifunzionale, integrato nel tessuto culturale e sociale di Napoli.

Credits foto: Art Tribune

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