La Giunta comunale ha dato il via libera al progetto esecutivo dell’ascensore inclinato che collegherà viale Bolognini con Mesiano.
Questa infrastruttura permetterà di superare un dislivello di 76 metri in soli 86 secondi, migliorando i collegamenti tra il fondovalle di Trento e la collina est.

Un collegamento strategico per studenti e cittadini
L’ascensore partirà da viale Bolognini, nei pressi del ponte delle ex Dame di Sion e del liceo scientifico “Galileo Galilei”, e arriverà a Mesiano, vicino al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Trento.
L’opera offrirà un servizio essenziale a studenti e residenti, rendendo più veloce e agevole il raggiungimento dell’ateneo e delle aree limitrofe.
Il progetto prevede anche la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale di 300 metri, che collegherà la stazione di monte dell’ascensore con via Mesiano, all’incrocio con salita Manci.
Questo tragitto, largo 4 metri, si svilupperà a valle della biblioteca Bum e del piazzale del Dipartimento di Ingegneria, offrendo un’alternativa sostenibile alla viabilità tradizionale.
Tecnologia e numeri del progetto
L’ascensore inclinato verrà realizzato con due profili principali in acciaio, suddivisi in moduli di 12 metri appoggiati su plinti in calcestruzzo.
Il percorso totale sarà di 160 metri, con una cabina capace di trasportare fino a 50 persone, di cui 14 sedute.
La capacità oraria massima sarà di 537 passeggeri.
Questa infrastruttura non solo ridurrà i tempi di spostamento, ma renderà più accessibili le zone collinari della città.
In futuro, l’ascensore potrebbe anche agevolare il collegamento tra Trento e la pista ciclabile della Valsugana, favorendo ulteriormente la mobilità sostenibile.

Tempistiche e costi
I lavori partiranno a marzo 2025 e dureranno 550 giorni, con conclusione prevista per settembre 2026.
L’associazione temporanea di imprese formata da Leitner spa e Misconel srl si occuperà della realizzazione del progetto.
L’importo contrattuale per progettazione e costruzione è di 5.104.228,11 euro, mentre il costo complessivo dell’opera, considerando anche IVA e somme a disposizione, ammonta a 6 milioni e 50 mila euro.
Un’opera che guarda al futuro
Questa infrastruttura non è solo un’opportunità per chi vive e studia a Trento, ma un esempio di come le città possano investire in soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita e ridurre l’impatto ambientale.