L’Italia, come tanti altri paesi europei e del mondo, detiene nel suo corredo infrastrutturale centinaia di migliaia di chilometri di antichi percorsi ferroviari, oggi dismessi.
Dal sito di Ferrovie Abbandonate è possibile desumere in dettaglio il nome e il numero dei percorsi “che hanno prestato un qualche servizio pubblico e oggi sono dismesse o comunque non più utilizzate da almeno un anno per un regolare servizio viaggiatori o merci”. Una somma veloce di questa tabellazione ci riporta ad un dato prossimo ai 7.000 km.
Sebbene dismesse, le linee ferroviarie lasciano un segno tangibile nel territorio e negli ultimi anni il turismo rurale ha lentamente provato a trasformare questi luoghi in una risorsa. Per questo sono nati trekking e passeggiate in bici lungo questi assi di collegamento alla scoperta della storia e del territorio che fu.
Ad ogni modo il fascino di ripercorrerli a bordo di un mezzo su rotaia non ha mai abbandonato l’uomo. E in questo scenario romantico si inserisce il concept “Abacus” di tre designer: Lea Haats, Erik Mantz-Hansen e Konstantin Wolf.
Abacus, è un tram elettrico pensato per fruire le aree rurali alla “vecchia maniera”, cioè pressochè all’aperto. Tecnologia integrata ad un sistema “hop-on hop-off” in cui i passeggeri possono fermare il convoglio in qualsiasi momento col gesto della mano e salire a bordo. I binari sono dotati di un sistema di induzione che scongiurerebbero l’installazione della vetusta catenaria e al contempo alleggerire il mezzo da pesanti batterie.
L’approccio degli autori è ricostruire anche una “dimensione gestuale” , come per certi tram di San Francisco, in cui godere del paesaggio e del panorama attraverso il minimalismo di un corrimano in cui ci si può aggrappare o sedere.
Cosicchè, oltre ad osservare un cantiere in città o uno schermo per la puntata su Snai casino, anche un anziano potrà ricrearsi attraverso una passeggiata in natura, ripercorrendo i luoghi che un tempo frequentava o osservava da lontano, scoprendo nuovi.
D’altronde il tema del recupero della linee ferroviarie è stato già affrontato da anni e le singole regioni si sono prodigate ad incentivare il loro recupero con progetti green e di turismo sostenibile. La Regione Piemonte ad esempio ha bandito nel 2021 indagini preliminari per il recupero del sedime ferroviario in disuso a favore della realizzazione di piste ciclabili o altre forme di mobilità.
Il progetto “Abacus” muove in quel senso e sarà tra i finalisti del Future Mobility Competition.
E voi come giudicate il connubio tra design, tecnologia e ruralità?
talmente avanzato non necessita nemmeno di ruote… riparliamo di cose serie dai.