Recarsi a Milano o essere di passaggio nel capoluogo lombardo non è un evento raro. La città del Duomo infatti è una delle capitali europee maggiormente richieste soprattutto dal turismo d’affari, ma non solo.
Con le sue numerose aziende e sedi, larga parte delle attività commerciali ha sede nella città meneghina, che inevitabilmente attrae flussi di spostamenti interni e esterni non indifferenti.
Basti pensare che la sola Lombardia ospita oltre un quarto di tutte le startup italiane e la sola provincia di Milano si attesta su quasi il 20% dell’intero panorama nazionale secondo il report del MISE aggiornato al 30 Settembre 2020. Tale concentrazione ha dipinto l’ombelico d’Italia, che soltanto con l’avvento della pandemia da COVID-19 ha visto invertire il trend degli accessi.
La recente diffusione dei vaccini sta consentendo la riprogrammazione sebbene parziale della normale vita della città, che intende immediatamente rispondere ad una profonda crisi del settore turistico e ricettivo, che in piena pandemia ha registrato un’occupazione delle camere tra il 5% e il 10% nei pochi alberghi aperti.
Chi ha potuto sostare in hotel a Milano per motivi di lavoro o necessità durante questo periodo di letargo non ha disdegnato affatto la riscoperta delle bellezze del territorio lontani dalla freneticità e dal caos consueto. I livelli di smog più contenuti hanno favorito per quanto possibile una maggiore fruizione del contesto urbano mediante spostamenti pedonali o con mezzi di mobilità condivisa (monopattini elettrici, car sharing, etc.). L’evento storico di una pandemia ha di fatto fornito un assist per spostare ulteriormente la rotta dello sviluppo verso una Milano alternativa, intelligente e più virtuosa.
Dunque ci siamo interrogati su quale potrebbe essere il volto della città tra qualche anno e di cosa si caratterizzerà quindi la vita di Milano.
Il primo input arriva dall’ambiente: dal 2022 il Comune ha reso obbligatorio l’impiego di materiali fotovoltaici nei lavori di rifacimento del manto stradale e delle facciate, in modo da combattere l’inquinamento atmosferico attraverso materiali che catturano lo smog e lo trasformano in materiali innocui.
In tal senso, dopo anni di oblio, Milano oggi compete per qualità dell’aria con Stoccolma e Copenaghen.
Sulla scia dell’esperienza del Bosco Verticale, l’amministrazione ha incentivato l’uso dei giardini pensili, tetti e pareti verdi, al fine di contribuire il contrasto alle polveri sottili e innalzando il livello qualitativo delle architetture urbane, visibilmente appetibili anche per investitori privati.
Molti capannoni in precedente stato di abbandono sono stati rigenerati in strutture avveniristiche destinate alla produzione agricola e indoor, contribuendo alla riduzione del fabbisogno di acqua e suolo.
In uno di questi nascerà Planet Farms, il più grande e innovativo sistema di produzione agricola verticale d’Europa.
Interi quartieri parleranno sostenibile, come il progetto SeiMilano, un’intera lottizzazione multifunzionale e sostenibile che si realizzerà a sud ovest della città ed imperniata sui concetti dell’efficientamento energetico, del verde e del basso impatto ambientale. Ne avevamo parlato anche qui.
Il trasporto delle merci destinate a supermercati e centri commerciali, lungo il decennio in corso, sarà trasferito progressivamente sull’infrastruttura ferroviaria all’interno del perimetro metropolitano. Un “do ut des” pubblico-privato che garantirà ulteriori finanziamenti alla società di trasporto pubblico, la quale investirà i proventi per potenziare ulteriormente il servizio per i cittadini.
La Regione Lombardia inoltre ha varato un provvedimento programmatico di rigenerazione delle strade, che prevede di ridipingere di colore bianco circa 30.000 km di autostrade e strade extraurbane per migliorare la rifrazione solare e perseguire l’obiettivo di abbattere oltre 200 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Sono queste alcune delle sfide che doneranno nuove attrattività ad una città in continuo mutamento e che non può che stare maledettamente al passo coi tempi al fine di competere con le grandi metropoli europee e del mondo.
Così, oltre alla visita al Duomo o una passeggiata sui navigli, il visitatore che giungerà a Milano potrà scegliere nuovi modi alternativi di vivere e godere di una città proiettata verso il futuro.