La linea AV/AC Napoli-Bari vista come connessione all’interno di una macro regione di 15 milioni di abitanti

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La linea AV/AC Napoli-Bari è stata al centro del webinar dal titolo Una visione condivisa, focalizzato sulle opportunità di sviluppo delle aree interne al Sud.

Al dibattito on line, moderato dal giornalista Nico De Vincentiis, hanno partecipato Costantino Boffa (Tavolo Tecnico Ferrovia Alta Velocità), Stefania Di Cicilia (Sindaco di Vallamaina e Presidente Unione dei Comuni Terre dell’Ufita), Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento e Roberto Pagone, Responsabile Direzione Investimenti Area Sud di RFI (Gruppo FS Italiane).

Nel corso del suo intervento, Pagone ha chiarito come la linea AV/AC Napoli-Bari non sia stata pensata come un opera ferroviaria fine a se stessa, ma come  parte di un progetto  più ampio che tende a  realizzare una capillare, veloce e moderna connessione dei territori attraversati con le infrastrutture di trasporto (ferrovie, porti, aeroporti ed aree logistiche)  esistenti sulle due principali direttrici nazionali.

Un’ occasione  unica per poter ripensare, anche grazie ai nuovi progetti previsti nel Recovery Fund,  l’attuale  modello di mobilità sia delle persone che delle merci all’ interno di una macro regione di 15 milioni di abitanti  che estendendosi  fino a Brindisi, Lecce e Taranto (sul versante Adriatico), Salerno, Reggio Calabria, Messina, Catania e Palermo (sul versante Tirrenico) e Potenza, Metaponto, Taranto (sul versante Jonico) potrà contribuire all’ auspicato rilancio sociale ed economico del Sud Italia e dell’intero Paese.

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