La nuova Alitalia partirà a maggio ma non basteranno i 500 mil di euro del Cura Italia

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La nuova Alitalia, interamente nazionalizzata, partirà già a Maggio con una flotta di circa 40-50 aerei contro i 113 attuali e avrà bisogno di ulteriore liquidità visto che non basteranno i 500 milioni di euro previsti dal Cura Italia. 

Si è appreso dalla videoconferenza avvenuta ieri pomeriggio tra i Ministeri delle Infrastrutture e trasporti e dello Sviluppo economico e i sindacati.

Nella nuova Alitalia ci potrebbe essere anche un’alleanza internazionale che coinvolgerebbe il blocco Delta Air Lines-Air France-Klm o quello Lufthansa-United.

Altre novità riguarda l’organico, ridotto a 4.000 dipendenti contro gli  attuali 11.500 e l’ingresso, nel CdA, di rappresentanti dei lavoratori.

I sindacati  Cgil e Filt, in una nota, fanno sapere di non condividere un progetto di una compagnia ridimensionata nei numeri della flotta evidenziando che per la compagnia occorre un progetto industriale con una flotta che possa, a fine emergenza, competere con le altre grandi compagnie europee.

“La nuova Alitalia proseguono Cgil e Filtdeve di conseguenza necessariamente investire sul settore volo, sulla manutenzione e sull’handling, senza escludere nessun lavoratore dal ciclo produttivo”.

Uiltrasporti apprezza la conferma di nazionalizzazione di Alitalia del Ministro Patuanelli e la smentita riguardo una newco di pochi aerei.

“Pur comprendendo le necessità di una partenza graduale per il perdurare della crisi, abbiamo chiesto che la nuova Alitalia garantisca la piena connessione del paese e che sia adeguatamente dimensionata per il lungo raggio, per collegare l’Italia, seconda meta turistica  del mondo,  a tutti gli altri paesi. Infine, abbiamo ribadito che tutti i lavoratori nessuno escluso, passino nella newco senza soluzione di continuità, utilizzando nella prima fase di avviamento gli ammortizzatori sociali vigenti.Alitalia da cenerentola sotto gli effetti del corona virus si è ritrovata alla pari delle altre compagnie europee, i cui Stati stanno iniettando grandi risorse per sostenerle. È necessario cogliere questa opportunità, creando condizioni per grandi margini di crescita, lavorando sul perimetro della compagnia con un progetto che sviluppi e valorizzi linee di business quali passeggeri, cargo, manutenzioni e handling. Ora si deve solo agire, e a breve chiederemo al Governo ulteriori approfondimenti del caso e verifiche”, ha affermato Uiltrasporti in una nota.

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