La novità era stata già annunciata da Ryanair lo scorso mese di maggio: tutti i martedì, giovedì e sabato, a partire dal 29 ottobre, Cuneo e Bari saranno collegate dal vettore low-cost irlandese.
La nuova rotta, da tempo nei piani dell’aeroporto e sollecitata a gran voce da più parti, dal prossimo autunno sarà finalmente realtà e promette di bissare il successo della Cuneo-Cagliari, capace di far registrare un load factor mai inferiore al 90%.
E sono stati proprio i performanti risultati relativi alla rotta per il capoluogo sardo a spingere Ryanair a potenziare l’operativo con l’introduzione di una frequenza aggiuntiva del Cuneo-Cagliari tutte le domeniche a partire dal 10 novembre, a cui se ne aggiungerà un’ulteriore, sempre di domenica, in concomitanza delle festività natalizie. Uno schedule mattina-sera, quello del periodo di picco invernale, che andrà ad agevolare gli spostamenti dei lavoratori e degli studenti fuori sede, ma anche di quei turisti di Piemonte e Sardegna intenzionati a pianificare una vacanza all’insegna della cultura, degli sport invernali e del buon cibo delle rispettive regioni.
Focus su Puglia e Sardegna, quindi: un segnale importante di sviluppo per Cuneo Levaldigi, un aeroporto sempre più integrato nel tessuto imprenditoriale della zona, risorsa strategica per la valorizzazione del potenziale turistico del territorio. È questo l’obiettivo al quale la Direzione Generale di Cuneo Levaldigi ha lavorato negli ultimi mesi con un particolare focus sulle necessità del mercato locale, anche grazie alla condivisione di un progetto sviluppato in stretta collaborazione con Unione Industriale di Cuneo.
“Dopo un’attenta analisi in merito alle esigenze di collegamenti aerei da parte del comparto produttivo ed industriale della nostra Provincia – dichiara Anna Milanese, Direttore Generale di Cuneo Levaldigi – passeremo ora alla fase due ovvero quella che vede nel concreto la messa in atto dei preziosi spunti emersi da questo studio che Confindustria Cuneo ha sinergicamente condiviso con noi, con la fiducia che si possano tradurre presto in una nuova rotta al servizio delle aziende”.