A due anni esatti dall’approvazione dell’Accordo di programma per la riqualificazione degli scali ferroviari, il relativo Collegio di vigilanza ha preso atto del progetto “Agenti climatici” di Oma e Laboratorio permanente, vincitore del concorso internazionale indetto da FS Sistemi urbani e COIMA SGR in collaborazione con il Comune di Milano.
Il Masterplan che si propone di delineare le linee guida del futuro sviluppo dell’area è stato rivisto anche alla luce della fase di Consultazione pubblica che nei mesi scorsi ha visto la partecipazione di un migliaio tra cittadini, rappresentanti di associazioni e Municipi agli incontri pubblici con i progettisti e la compilazione di quasi 900 questionari sul sito www.scalimilano.vision
Recepite le principali richieste della città relative alla maggior compattezza del verde e alla viabilità all’interno dello Scalo Farini. Le passerelle ciclopedonali pensate per collegare le aree riservate all’Accademia di Brera alla metropolitana M5 Monumentale (il cosiddetto “Ponte delle arti”) e Dergano/Bovisa ai quartieri Sarpi/Porta Volta (“Ponte Nuovo”) in corrispondenza della Civica scuola di musica, come richiesto dai cittadini, saranno concepiti come connessioni verdi in continuità con il grande parco lineare lungo la ferrovia. Obiettivo che verrà rafforzato anche da una maggior continuità tra il grande sistema del parco lineare e il verde diffuso e accessibile del sistema di spazi pubblici fra gli isolati che costituiranno il nuovo quartiere. È prevista inoltre la realizzazione di una nuova “piazza Delle arti” in prossimità dell’Accademia di Brera che metterà in evidenza la centralità dell’Università, pronta a trasferire parte delle sue funzioni già da fine 2020, nello sviluppo del quartiere. Anche il parco di Villa Simonetta sarà ampliato e messo in connessione con il grande parco lineare, come richiesto dalla cittadinanza.
Per quanto riguarda la viabilità si prevede di realizzare una nuova uscita a sud della fermata Lancetti del passante e una nuova linea di tram che colleghi il quartiere tra Bovisa e Porta Nuova. È stata inoltre recepita la richiesta di un nuovo collegamento carrabile tra via Lancetti e piazzale Lugano lungo il confine sud di Derganino, che si potrà collegare con via Bovisasca, mentre si introduce la possibilità di un nuovo attraversamento tra via Valtellina e via Caracciolo. Grazie ai nuovi ponti verdi e alla fitta rete ciclopedonale tutti i punti dello scalo Farini saranno raggiungibili dalle stazioni di Cenisio e Lancetti entro 10 minuti a piedi e 5 in bicicletta.
A San Cristoforo il Masterplan approvato introduce invece l’ampliamento della nuova piazza sull’Alzaia del naviglio per migliorare il collegamento con la futura passerella ciclopedonale tra i quartieri Lorenteggio e Ronchetto sul Naviglio e l’uscita della fermata della M4. Si prevede inoltre l’introduzione di una nuova passerella ciclopedonale in corrispondenza della Parrocchia del Santo Curato d’Ars, che consentirà di dare continuità al futuro parco lineare lungo il Naviglio Grande.
“A due anni dall’Accordo di Programma siamo pronti ad aprire la fase attuativa che porterà un nuovo quartiere verde a Farini e un’oasi naturalistica a San Cristoforo – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran –. L’obiettivo è veder partire lo sviluppo dei due scali, insieme a Porta Romana e Greco per cui esistono già dei piani concreti, entro il 2021. Nel frattempo procede l’iter per la circle line, infrastruttura di mobilità fondamentale su scala metropolitana che renderà più accessibili non solo gli scali ma interi quartieri della città. Lo sviluppo degli scali ferroviari rappresenta il cardine della strategia di sviluppo sostenibile verso una Milano 2030 più verde, più connessa e con una maggior offerta di alloggi in affitto”.
“Con il Piano industriale 2019-2023 il Gruppo FS Italiane – ha dichiarato Carlo De Vito Presidente di FS Sistemi urbani – ha confermato il proprio impegno verso il tema della rigenerazione urbana. Gli interventi di riqualificazione previsti nell’arco di piano saranno di circa due miliardi. Da ormai molti anni il gruppo ha preso coscienza del proprio ruolo di protagonista nelle dinamiche urbane e sta concentrando risorse e competenze al servizio del territorio nazionale. A Milano siamo arrivati alla sottoscrizione dell’Accordo di programma due anni fa e stiamo iniziando a vedere importanti risultati: l’aggiudicazione dello scalo Greco-Breda al fondo immobiliare Lombardia attraverso il concorso Reinventing cities, la presa d’atto del Masterplan dello scalo Farini dopo diversi mesi di consultazione pubblica che sarà sede dell’Accademia di Brera e il futuro sviluppo del villaggio olimpico nell’area dello scalo di Porta Romana in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026. Stiamo contribuendo a realizzare la Milano di domani attraverso la riqualificazione di oltre un milione di metri quadrati di territorio all’interno della Città di Milano.”
“Il percorso pubblico di condivisione del masterplan ha favorito lo sviluppo di una migliore connessione con i quartieri circostanti. Ci impegniamo a dare il nostro contributo in questa ricomposizione urbana insieme al Comune di Milano anche attraverso i progetti di rigenerazione urbana dell’estensione del quartiere di Porta Nuova e del masterplan dell’area di Valtellina-Farini che se collegati rappresenteranno un progetto innovativo per Milano unico al mondo.” ha dichiarato Manfredi Catella, Fondatore e CEO di COIMA SGR.
Il progetto “Agenti climatici” si inserisce nella strategia del Comune di Milano per l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso la realizzazione di due nuovi dispositivi ambientali in grado di ridurre l’inquinamento derivante dall’insediamento urbano. Il primo, verde, nello scalo Farini, dove la nascita di un grande bosco lineare sarà in grado di raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest. Il secondo, blu, a San Cristoforo per la depurazione delle acque. Il Masterplan è inoltre concepito nel segno della continuità tra quartieri e punta a ristabilire rapporti tra aree della città che storicamente sono sempre state separate.
Per quanto riguarda Farini, come previsto dall’Accordo di programma per la riqualificazione degli Scali Ferroviari, il 65% della superficie sarà destinato verde e spazi pubblici, con la nascita di un grande parco in connessione con Porta Nuova e la Bovisa, fino a Mind. Il nuovo dispositivo ecologico del Parco Farini si compone di una fascia di alberi di grandi dimensioni piantati lungo tutto il versante sud-ovest dell’area su entrambi i lati della ferrovia, che ridurranno l’isola di calore generata dalla città e filtreranno l’inquinamento trasportato dal vento che in estate a Milano soffia da sud-ovest. Il progetto prevede inoltre il recupero e riutilizzo delle strutture preesistenti da destinare a servizi pubblici e all’Accademia di Brera, la nascita di un sistema di nuove piazze con spazi per bambini, il mercato e lo sport. All’interno dello scalo prevarrà la vocazione ciclopedonale con la realizzazione di una pista ciclabile che connetterà il nuovo quartiere al sistema di Porta Nuova e l’insediamento di una nuova linea di tram. Il progetto prevede possibilità di sviluppo modulari, in considerazione dei possibili diversi scenari economici che si verranno a creare nei prossimi anni. In base all’accordo di Programma, allo Scalo Farini si calcola arriveranno mille appartamenti di edilizia residenziale sociale, che diventano millecinquecento con l’edilizia convenzionata ordinaria.
San Cristoforo si trasformerà invece in parco pubblico caratterizzato dalla presenza di un’oasi ecologica che, come previsto dall’Accordo di Programma, verrà realizzata con risorse economiche generate dallo sviluppo dello Scalo Farini e andrà a rinforzare il sistema ambientale del parco Agricolo Sud. A San Cristoforo nascerà una grande vasca con funzione di purificazione delle acque, in alcuni tratti balneabile, in continuità con un parco lineare. L’edificio di Aldo Rossi esistente sarà conservato per ospitare servizi relativi alla fruizione del parco, con una futura piazza di quartiere di collegamento con la M4. Verso il centro città, si immagina una collina costruita con i materiali di riporto a proteggere le abitazioni dall’inquinamento acustico della ferrovia, con funzione anche di tribuna naturale per le attività sportive che si potranno praticare nello scalo e punto panoramico per traguardare lo skyline di Milano. Con la conclusione del Masterplan si dà quindi il via libera alla fase attuativa dell’Accordo di programma.
Novità anche per quanto riguarda la circle line, per la cui realizzazione l’Accordo di programma Scali prevede 97 milioni di euro di investimenti. Mentre è in fase di gara l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della nuova stazione di Tibaldi, i rappresentanti degli accordi di programma Scali ferroviari, Expo e Cascina Merlata hanno approvato oggi il Protocollo di Intesa per realizzare una fermata ferroviaria aggiuntiva a quella già prevista dall’AdP Scali (fermata Stephenson) in corrispondenza della passerella di collegamento delle aree ex Expo (ora MIND – Milano Innovation district) e Cascina Merlata. La stazione Stephenson era già tra le opere previste e finanziate dall’accordo relativo agli scali ferroviari mentre la seconda sarà realizzata nell’ambito del progetto di rifunzionalizzazione dell’Area Expo e con risorse generate dai piani “Cascina Merlata” e “Mind” entro il 2024-2025 per essere al servizio prioritariamente dell’Università degli Studi, del Centro di ricerca Human Technopole e del nuovo ospedale Galeazzi previsti dal piano Mind, e delle nuove residenze e servizi del quartiere Cascina Merlata.
E a due anni dalla firma dell’Accordo di programma c’è già un programma certo per altri due scali dismessi. Lo Scalo Romana ospiterà il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026: una volta finiti i Giochi, le residenze degli atleti saranno trasformate in alloggi per studenti universitari come previsto dall’Accordo di programma. Il concorso internazionale per la redazione del masterplan, che terrà naturalmente conto della presenza del Villaggio olimpico, sarà lanciato da FS Sistemi urbani nel secondo semestre di quest’anno. Lo sviluppo dell’area, in vista delle Olimpiadi 2026, comprenderà le opere di urbanizzazione e infrastrutturazione, nonché di trasformazione di aree a verde pubblico.
Ha già un masterplan e un investitore lo scalo di Greco grazie a Reinventing cities, il progetto promosso in collaborazione con C40 che ha previsto l’alienazione di aree inutilizzate a favore di progetti di elevata qualità ambientale. “L’innesto”, il progetto presentato da Investire SGR spa insieme ai progettisti Barreca & La varra, Arup Italia Srl e altri, prevede la nascita del primo quartiere in Italia di social housing a zero emissioni, con case prevalentemente in affitto: in totale, si prevede che il nuovo quartiere ospiterà 400 nuovi alloggi di housing sociale (60% in locazione e 40% in vendita convenzionata agevolata) e 300 posti letto per studenti, per un totale di circa 1500 nuovi residenti, prevalentemente di età compresa tra i 24 e i 44 anni. Il 72% dello scalo (circa 45 mila metri quadrati) verrà destinato a verde, spazi, percorsi pedonali e attrezzati ad uso pubblico, ben più della quota del 60% fissata dall’Accordo di programma per la riqualificazione dello scalo ferroviario.
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