Uno stanziamento di 148.000 euro per riattivare la funivia Ponte di Piero – Monteviasco (VA). Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, di concerto con l’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni.
“Questo stanziamento – ha detto il presidente della Regione Lombardia – è un’altra conferma di quanto concretamente vogliamo essere vicini alle esigenze e alle necessità delle piccole comunità. In questo caso, poi, il nostro intervento è ancora più importante perchè ripristina una servizio assolutamente necessario per chi abita nel borgo”.
“Siamo intervenuti – ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture – stanziando le risorse necessarie affinchè il Comune di Curiglia con Monteviasco, proprietario dell’impianto, sia nelle condizioni di riattivare il servizio. La funivia è fondamentale perché si tratta dell’unico mezzo di trasporto che garantisce i collegamenti con il centro abitato di Monteviasco. Questi fondi consentono di contribuire a superare una situazione di criticità, coprendo i costi da sostenere per il ripristino dell’infrastruttura e per il funzionamento del servizio nel 2019″.
“Grazie a questa misura – ha aggiunto l’assessore alla Montagna – scongiuriamo che la comunità di Monteviasco resti in una situazione di estremo isolamento. Il borgo di montagna infatti è raggiungibile solo con la funivia, fondamentale anche per far fronte ad una serie di servizi e di rifornimenti di prima necessità. Da parte della Regione è giusto garantire un livello di servizi dignitosi a tutti i cittadini, anche e soprattutto in questi territori tanto belli, ma altrettanto difficili da vivere”.
La funivia Ponte di Piero-Monteviasco collega le località di Ponte di Piero e Monteviasco, frazioni del comune italiano di Curiglia con Monteviasco, in provincia di Varese.
Il tracciato misura 981 m e supera un dislivello di circa 400 m, per una pendenza topografica media del 41%; le funi si levano a una distanza massima dal suolo di circa 200 m.
Il 12 novembre 2018, a seguito del decesso di un operaio manutentore rimasto schiacciato dalla cabina nella stazione di valle, la struttura è stata chiusa con la successiva revoca dell’agibilità da parte dell’USTIF.