Decongestionare Bolzano dal traffico, in maniera particolare da quello dei pendolari provenienti dall’Oltradige e dalla zona di Merano, soddisfare la domanda di mobilità di tutta l’area che gravita attorno a viale Druso, migliorare e razionalizzare l’offerta di trasporto pubblico sfruttando tutte le possibili interconnessioni tra i diversi mezzi.
Questo l’obiettivo della linea di tram che, in futuro, collegherà la stazione ferroviaria di Bolzano con quella di Ponte Adige, attraversando la città con un percorso che passa per corso Libertà, viale Druso e l’Ospedale. L’accordo di programma tra Provincia e Comune per progettazione, finanziamento, realizzazione e gestione del tram, che prevede anche la possibilità di un prolungamento verso l’Oltradige, è stato approvato questa mattina (16 ottobre) dalla Giunta provinciale.
“Il tram è uno dei progetti fondamentali per la città capoluogo – ha spiegato il presidente della Provincia – ed è uno dei pilastri dell’Agenda Bolzano che punta a migliorare in maniera decisiva la viabilità cittadina e non solo. Grazie al tram, in futuro tutta l’offerta del trasporto pubblico locale risulterà potenziata, in maniera particolare per quanto riguarda la rotaia, così come previsto dal piano provinciale della mobilità”.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche della linea, dall’accordo di programma emerge che la tratta coperta dal tram avrà una lunghezza di circa 7 km., le fermate tra la stazione ferroviaria e quella di Ponte Adige saranno 17, mentre i convogli saranno lunghi almeno 8 metri. L’accordo, che sarà firmato da Provincia, Comune, STA e SASA, fissa tutto l’iter che dovrà essere seguito per giungere alla realizzazione dell’opera e suddivide compiti e finanziamento tra i vari soggetti coinvolti. Si parte, per quanto riguarda il Comune, dal piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS), presupposto per ottenere i fondi statali previsti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per progetti del genere. Tutta la fase di progettazione dell’opera sarà gestita da STA (Strutture trasporto Alto Adige), società in-house della Provincia, la quale avrà anche il compito di preparare il piano economico-finanziario e il cronoprogramma degli interventi.
Sempre STA gestirà l’infrastruttura, compreso l’acquisto del materiale rotabile che sarà messo a disposizione di SASA. La società partecipata dei Comuni di Bolzano, Merano e Laives e della Provincia, che detiene il 17,79% delle quote, avrà infatti il compito di gestire il servizio per un periodo massimo di 15 anni, e di integrarlo nella maniera migliore possibile con le altre linee di trasporto urbano ed extraurbano. Per quanto riguarda i costi, l’investimento totale per il tram sarà di 120 milioni di euro, e al netto di tutti i contributi statali ed europei, la suddivisione sarà equa: 50% a carico della Provincia, 50% a carico del Comune di Bolzano. Tutta l’operazione sarà coordinata su due livelli: il primo è rappresentato da un comitato di indirizzo formato da presidente della Provincia, sindaco del capoluogo e presidenti di STA e SASA, mentre il secondo è rappresentato da una direzione di progetto all’interno di STA affiancata da un comitato consultivo di tecnici espressione di tutti gli attori in gioco con la possibilità di ricorrere anche ad esperti esterni.
a bolzano protestano per questa linea tram?
Sicuramente NO, anche perche’ ricordiamoci che li in pratica e’ come se fossimo in AUSTRIA, dove il TRAM e’ il mezzo di trasporto per eccellenza. Da noi invece,in particolare a Messina ,citta’ vorrebbero distruggere la linea tranviaria che hanno e che e’ l’UNICA COSA CHE FUNZIONE in quella citta’ arretrata.
interessanti i commenti di tutti quei cittadini che esultano per l’annullazione dei finanziamenti alle periferie.