La chiusura del viadotto Petrusa sta comportando enormi disagi: è aumentato il traffico nel centro di Agrigento, specie nella zona di via Papa Luciani, mentre per raggiungere i quartieri nord da San Leone e Villaggio Mosè è necessario compiere lunghi giri senza peraltro poter usufruire della rinnovata SS 640.
Il viadotto Petrusa appartiene alla SS 122, l’antico tracciato tra la città dei templi e Caltanissetta e dunque la sua ricostruzione non poteva essere inserita tra le opere della nuova SS 640. Questo sta comportando una lunga chiusura, essendo già dal mese di marzo che l’opera è inutilizzabile con una campata parzialmente demolita; per riconsegnare il viadotto agli agrigentini, si sta seguendo l’iter classico che prevede però allungamento dei tempi dettati meramente dalla burocrazia.
Negli ultimi giorni, in tal senso, sono arrivate in merito alcune importanti notizie: se da un lato confermano che ci vorrà ancora tempo per aprire i cantieri, dall’altro però sembra esserci stata quanto meno molta più chiarezza; in un comunicato dello scorso 28 novembre, la deputata nazionale Maria Iacono ha affermato di aver parlato con il direttore regionale dell’Anas, Valerio Miele, il quale ha spiegato l’attuale situazione sul fronte dei lavori per il ripristino del Petrusa.
In particolare, Miele ha dichiarato alla Iacono che si sta seguendo la consueta procedura per la costruzione delle opere e nel mese di gennaio verrà espletata la gara d’appalto: dopo il progetto presentato nei mesi scorsi ed approvato, così come dopo la definizione dell’iter per gli espropri, con l’avvento dell’anno nuovo si procederà quindi all’affidamento dei lavori ed all’apertura dei cantieri.
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