Il 6 ottobre 2025 è stata segnata una tappa fondamentale per la mobilità ferroviaria ligure con l’attivazione del quadruplicamento della linea ferroviaria tra Genova Voltri e Genova Sampierdarena.
Questo progetto, cruciale non solo per la regione ma per l’intero assetto infrastrutturale italiano, potenzia la connessione tra il porto di Genova e la pianura padana, integrandosi con il Corridoio Reno-Alpi della rete TEN-T.
Italferr, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha guidato l’intervento, confermando il proprio ruolo di primo piano nel campo dell’ingegneria infrastrutturale.
Il quadruplicamento ferroviario: dettagli e impatti
Il cuore del progetto risiede nella realizzazione di quattro binari: due dedicati al traffico metropolitano e regionale lungo la linea costiera, e due per treni a lunga percorrenza, sia merci che passeggeri.
La nuova configurazione è resa possibile grazie al completamento della Bretella di Voltri.
Questa infrastruttura migliora significativamente l’efficienza logistica del porto di Prà Voltri e l’interconnessione con il Terzo Valico.
Industria e popolazione trarranno vantaggio da una maggiore capacità della linea, separazione tra traffico merci e passeggeri, miglioramenti in puntualità, velocità e sicurezza, insieme a riduzioni delle emissioni.
Italferr: un partner strategico nel quadruplicamento
Italferr ha giocato un ruolo fondamentale: come Alta Sorveglianza e Direzione Lavori, ha gestito la project management, la verifica della progettazione e il controllo della fase realizzativa.
Il progetto richiesto un approccio multidisciplinare improntato sulla sostenibilità e l’integrazione territoriale.
Linda Martiniello e Vincenzo Macello, insieme al team guidato da Daniele Scataglini, hanno sottolineato l’adozione di protocolli per evitare infiltrazioni mafiose nei lavori, un esempio di come l’azienda combini competenze tecniche e rispetto della legalità.
Le sfide del contesto urbano e l’integrazione ambientale
Uno dei principali ostacoli affrontati è stato l’integrazione in un contesto urbano densamente popolato, che ha richiesto un dialogo costante con la popolazione e gli enti locali.
Parallelamente, la tutela ambientale e paesaggistica è stata un punto chiave, bilanciando lo sviluppo infrastrutturale con la conservazione del contesto naturale e antropizzato.
Questo successo è stato possibile grazie alla collaborazione tra Italferr, Rete Ferroviaria Italiana, il Ministero delle Infrastrutture e gli operatori logistici.
Prospettive future e il progetto di sestuplicamento
Il successo di questo intervento segna una pietra miliare che permetterà, nel 2026, di procedere con il sestuplicamento della linea ferroviaria, pianificando a lungo termine il miglioramento dell’intera rete logistica nazionale.
Foto: Italferr