Avanza il progetto del collegamento ferroviario Napoli – Bari

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Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, sta portando avanti le attività per completare il collegamento ferroviario Napoli – Bari.

L’ultima novità riguarda l’attivazione di un nuovo tracciato di circa tre chilometri fra Caserta e Cancello, realizzato in variante rispetto alla linea esistente.

Questa nuova variante è stata realizzata nei tempi previsti dal cronoprogramma.

Si prepara all’attivazione del tratto Cancello – Frasso Telesino, che avverrà entro il 2024.

Grazie a questo collegamento diretto, sarà possibile viaggiare tra i due capoluoghi in 2 ore e 40 minuti.

I lavori per la realizzazione della nuova variante hanno richiesto l’impegno congiunto di oltre 200 maestranze e tecnici, che hanno lavorato anche durante la Festa dei Lavoratori, il 1° maggio.

La nuova variante permetterà anche di eliminare due passaggi a livello nel Comune di Maddaloni, migliorando la sicurezza e la fluidità del traffico ferroviario.

Si tratta di un progetto ambizioso e importante, che prevede il completamento del collegamento Napoli – Bari entro il 2027, con tempi di percorrenza ridotti a soli 2 ore tra le due città.

L’opera, del valore di circa 5,8 miliardi di euro, fa parte del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo ed è finanziata anche dai fondi PNRR.

Per la sua realizzazione, è stato nominato come Commissario Straordinario di Governo Roberto Pagone.

Questo progetto rappresenta un importante passo in avanti per la connessione ferroviaria del Sud Italia con il resto del Paese e dell’Europa.

Il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie è un fattore cruciale per la mobilità sostenibile e la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti.

L’attivazione del nuovo tracciato fra Caserta e Cancello rappresenta un importante passo avanti verso la realizzazione del collegamento ferroviario Napoli – Bari e del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo.

Un progetto ambizioso e strategico, che potrebbe avere importanti ripercussioni sulla mobilità e sull’economia del Sud Italia.

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