Nuovi stadi in Italia: la situazione attuale

Spread the love

Vincere il campionato può essere uno dei momenti più appaganti per una squadra di Serie A. Per non parlare poi dei possibili trionfi nelle competizioni europee confrontandosi con le società migliori al mondo. Ma c’è anche qualcos’altro straordinariamente emozionante rispetto a qualsiasi sfida giocata sul campo e si tratta proprio di realizzare… il campo! Parliamo, più ampiamente, degli stadi e della circostanza che prima o poi quasi ogni società si trova a dover considerare: la necessità di realizzare uno stadio nuovo

A volte serve una struttura più moderna, più capiente, che permetta di offrire massimo divertimento ai tifosi e totale comfort ai giocatori, ma, come si può immaginare, non si tratta di un’operazione veloce e facile da portare a termine. Prima di tutto per la burocrazia, che in Italia è una vera tortura, e poi per la scelta degli eventuali progetti da realizzare.
Cerchiamo allora di vedere qual è la situazione attuale delle società italiane di calcio attualmente alle prese con la progettualità di un nuovo impianto.

Il rinnovato stadio del Bologna

Il calcio è la vera passione del popolo italiano, sempre pronto a seguire la propria squadra in tv, sui siti stranieri di scommesse sportive online e ovviamente allo stadio. Una delle società che stanno lavorando per migliorare il proprio stadio è quella del Bologna. 

In base alle ultime novità, il restyling del Dall’Ara dovrebbe iniziare nel 2023 e potrebbe concludersi per la stagione 2024/2025. Lo stadio, una volta rinnovato, potrà ospitare fino a 16 mila spettatori: una capienza minore dell’attuale ma servizi e comodità per gli spettatori decisamente più alti.

Durante i lavori, la squadra dovrà giocare in un impianto temporaneo per portare a termine il suo nuovo progetto. Una volta terminati i lavori, l’impianto temporaneo sarà destinato alle giovanili e alla squadra femminile. Il valore totale del restyling dello stadio è di 100 milioni di euro.

Il nuovo progetto di stadio per l’Inter e il Milan

Il derby della Madonnina assumerà un aspetto ancora più particolare quando i tifosi potranno accedere nel nuovo tempio del calcio a Milano. Proprio recentemente è stato scelto il progetto del futuro stadio, che è stato disegnato dallo studio statunitense Populous.

Secondo l’Amministratore Delegato Corporate di FC Internazionale Milano, Alessandro Antonello, “il nuovo stadio di Milano è realtà e sorgerà al centro di un’area modernissima, verde e vivibile 365 giorni l’anno”. Nel corso del 2022 sarà presentato il disegno ufficiale dello stadio, che per adesso viene chiamato “La Cattedrale”.

La conclusione di tutti i lavori è prevista per gli inizi del 2026. In quell’anno, infatti, nel capoluogo lombardo si terranno le Olimpiadi invernali, evento che merita un palcoscenico di tutto rispetto.

Il restauro dell’Artemio Franchi di Firenze

Anche la società della Fiorentina sta fremendo per un nuovo stadio. Il Comune di Firenze spinge per arrivare al restauro dell’impianto esistente, ma è Rocco Commisso, proprietario dei Viola, a frenare, poiché non vuole investire troppi soldi su questo progetto. Nell’ultima intervista, Rocco Commisso, in relazione allo stadio nuovo, ha dichiarato: “Nuovo stadio? Nessuna novità da parte mia.”

Intanto però si sta lavorando sul centro sportivo Viola Park, con un’opera da 85 milioni di euro per una struttura di 22mila metri quadrati. Questo centro sportivo sarà tra i più grandi in Italia. Qui si dovrebbero svolgere gli allenamenti delle squadre: quella maschile, femminile e il settore giovanile.

A.S. Roma in stand-by

Cattive notizie per i supporter della Roma, che nel mese di febbraio del 2021 ha salutato ufficialmente il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle, che poteva diventare uno dei più moderni del mondo. 

Sembra infatti che la dirigenza dei Giallorossi sia pronta a lavorare su un nuovo impianto di proprietà, purtroppo però non è ancora presente un vero progetto ufficiale. Per adesso l’area scelta per lo stadio nuovo è l’Ostiense. 

Lo stadio nuovo rimane un grande sogno e l’obiettivo della squadra di Roma, del suo presidente e del Comune della città. 

L’innovazione è di casa a Parma

E mentre le dirette rivali sembrano rallentare il passo, c’è chi ha deciso di puntare tutto su un nuovo stadio, o meglio sulla ristrutturazione dello stadio. Il Tardini di Parma sarà un impianto innovativo che vuole diventare un vero simbolo da ammirare e invidiare. L’idea è di creare una struttura versatile, da usare non solo come stadio ma anche per altri grandi eventi. 

Purtroppo però non ci sono ancora date certe rispetto all’inizio e alla fine dei lavori. È vero però che i piani alti della società dei Gialloblù sono pronti al grande passo e vantano già il supporto del Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che si è già detto molto favorevole all’opera.

Post correlati

3 Thoughts to “Nuovi stadi in Italia: la situazione attuale”

  1. punteruolorosso

    il dall’ara è uno stadio storico bellissimo, perfettamente inserito nel panorama di bologna. uno stadio dai cui spalti si vedono le finestre e i balconi della città. c’è anche quella torre che richiama le torri di bologna. adesso diventerà una gomma da masticare, una schifezza di plastica come tante. perché?

    addio anche a san siro. il vecchio e glorioso stadio, rimodernato malissimo, meriterebbe di tornare a risplendere. invece verrà declassato o abbattuto, e il nuovo stadio si farà altrove, cambiando ovviamente nome (gli appiccicheranno qualche sponsor).

    il vecchio san paolo era bellissimo, un vero gioiello di architettura moderna. è stato distrutto dai lavori di italia ’90 che hanno aggiunto il terzo anello, con quegli impalcati bruttissimi.

    insomma, la mania di moderno e di marketing sta distruggendo la storia e la bellezza di questo sport. soldi, soldi, soldi. e la gente non può più andare allo stadio, perché è costoso e rischioso a causa della pandemia. preferisce farsi gli abbonamenti tv, altra cagata che privatizza la fruizione di uno sport un tempo pubblico. quanto mancano le domeniche con la radiolina accesa!

  2. Olavo Irrera

    Ma la vegetazione non c’è? Perché? Il clima sta cambiando ed è comprovato che l’aumento della vegetazione negli spazi urbani è essenziale a garantire la vivibilità.

Lascia un commento