Il documento contiene una serie di specifiche di progetto necessarie per la realizzazione del Piano Urbano della Mobilità e per lo sviluppo del successivo Piano provinciale della mobilità. Il documento individua i punti sensibili per la mobilità cittadina – fermate o capolinea dei treni del trasporto pubblico su gomma, parcheggi di assestamento e così via – e propone per ognuno di essi le relative proposte progettuali, sul periodo medio-lungo, ma anche sul breve periodo, per offrire risposte immediate alle esigenze dei cittadini.
La redazione delle Linee guida approvate oggi era prevista dal Protocollo d’intesa siglato nell’aprile 2018 fra la Provincia, il Comune di Trento e RFI S.p.A. L’iter stabilito ha poi conosciuto dei rallentamenti a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Le attività previste sono comunque state portate avanti nel corso dei mesi estivi e si sono concluse nelle scorse settimane. Il documento parte da un’analisi dello stato attuale della mobilità nel nodo di Trento e da una descrizione dei progetti che interessano la città. Questi progetti influiranno notevolmente sulle ulteriori proposte di mobilità e sui futuri interventi che interesseranno il capoluogo.
In particolare le Linee guida individuano dei “punti sensibili per la mobilità” all’interno del territorio comunale, denominati anche punti O/D (origine/destinazione), ne esaminano le funzioni e propongono le relative migliorie o trasformazioni. Ad ogni “punto sensibile” vengono pertanto assegnate una o più funzioni: fermata o capolinea della rete urbana su gomma, fermata o capolinea Nordus, fermata del tram per Trento, fermata della ferrovia, nodo di un sistema a fune, parcheggio di interscambio. A ciascuna funzione è associata una progettualità che risolve le funzioni assegnate in relazione a possibili scenari di diverso orizzonte temporale: stato di fatto/situazione esistente, scenario di breve termine (2021-2025), scenario di medio termine (2025-2030), scenario di lungo termine (dal 2030 in poi).
Definire le funzioni e le caratteristiche dei punti “sensibili della mobilità”, a fronte di un’analisi complessiva degli interventi infrastrutturali previsti e dell’approccio organizzativo che Provincia e Comune di Trento vorranno dare alla mobilità cittadina ed extraurbana, costituisce, in altre parole, il primo passo per definire le scelte che caratterizzeranno la città del futuro, sia nel campo dell’urbanistica, sia in quello della mobilità, anche tramite lo strumento del PUMS in corso di elaborazione da parte del Comune di Trento. Articolare poi gli interventi su diversi scenari temporali permette di impegnare l’attività istituzionale in un piano di lungo periodo caratterizzato da risultati intermedi in grado di dare risposte puntuali e coerenti, a volte anche provvisorie, alle esigenze di mobilità dei cittadini.
Seguirà ora, quale primo atto pianificatorio coerente con le suddette Linee Guida, la redazione ed adozione da parte del Comune di Trento del PUMS, necessario presupposto anche per concorrere ai bandi ministeriali sul trasporto rapido di massa che, in ipotesi, potrà essere un veicolo finanziario importante per la realizzazione di forme di trasporto in sede fissa sulla direttrice nord sud ad integrazione ed anticipazione del progetto di interramento e relativo prolungamento a sud della Ferrovia Trento-Malè.