La Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS, con nota acquisita al prot. MATTM-77651 del 05/10/2020, ha trasmesso la richiesta formulata dal Gruppo Istruttore di integrazioni documentali e di analisi, alla luce delle mancanze significative emerse nella documentazione presentata e nella trattazione di diversi temi ai sensi dell’Allegato V del D.L.vo 152/2006, come modificato dall’art. 22 del D.Lgs. 104/2017, “Criteri per la Verifica di assoggettabilità di cui all’articolo 19”, che non consentono al valutatore di esprimere un parere informato e oggettivo in merito alla non assoggettabilità dell’opera a procedura di VIA.
In risposta all’ istanza di Verifica di Assoggettabilità a VIA, presentata da RFI per il Progetto delle opere civili ed armamento per il ripristino della linea Palermo – Trapani via Milo, tratta Alcamo – Trapani in data 28.10.2019, con nota UA 05.10.2020, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM – ID_VIP4959), chiede:
- al punto 1: Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA)
“richiede di censire i siti Natura 2000, SIC e ZPS e le IBA siti nell’intorno della infrastruttura di progetto, considerando il buffer convenzionale di 5 km, e di svolgere la relativa VIncA, secondo quanto riportato nelle Linee Guida pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie generale – n.303, del 28.12.2019, e relativa modulistica, evidenziando i potenziali impatti, sia negativi sia positivi, anche per la fase di cantiere.”; - al punto 2: Impatti cumulativi
“di integrare la documentazione con l’indicazione delle caratteristiche del progetto definitivo degli impianti di trazione elettrica ferroviaria, sottostazioni elettriche e luce e forza motrice in galleria delle tratte e stazioni comprese tra la stazione di Cinisi e la stazione di Trapani, compresa la cabina TE di Piraineto (ID 5113) e la valutazione del presente progetto (Opere Civili) alla luce di potenziali impatti, negativi e positivi, che derivino dal cumulo dei due progetti sul medesimo sedime. Resta inteso che, nella eventuale impossibilità di definire con precisione i tempi di cantierizzazione dei due interventi, dovranno essere presentate diverse ipotesi alternative orientate alla minimizzazione degli impatti.”; - al punto 3: Rumore
“Integrare la documentazione presentata con l’indicazione della situazione dei ricettori più impattati dall’attuale assetto della linea in ripristino, anche allo scopo di evidenziare eventuali situazioni critiche che necessitano di particolare tutela e attenzione, sia per la fase di cantiere, che di esercizio. Risulta inoltre necessario chiarire se il progetto di risanamento acustico sarà sviluppato e attuato in fase di realizzazione del ripristino.”.
RFI ha presentato il 16/11/2020 tutte le integrazioni richieste in un documento di 367 pagine che si spera possa aver chiarito tutti i dubbi e possa permettere a questo appalto di poter completare il suo iter verso la realizzazione
Il cronoprogramma dei lavori prevede un totale di 1096 giorni naturali e consecutivi. Il completamento dei lavori in questo tempo è fattibile prevedendo la contemporaneità di lavoro su almeno 4 tratte (considerando la linea divisa in 8 tratte separate dalle stazioni intermedie) con più fronti di lavoro ed una presenza media di circa 120‐140 uomini, con picchi di 170.
La costruzione della linea risale agli inizi del secolo scorso, l’apertura all’esercizio è infatti del 1937.
La linea ha profilo longitudinale con pendenza massima del 1.7%, e curve con raggio maggiore o uguale a 500 m, come desumibile dal profilo del progetto originario fornito da RFI, di cui si riporta un estratto nella figura seguente.
La tratta Alcamo Dir. – Trapani via Milo ha velocità massima di linea in Rango A di 100 km/h e in Rango B di 105 km/h. Il progetto definitivo prevede il mantenimento di tali velocità, il progetto dell’armamento prevede comunque la possibilità di introdurre il Rango C con velocità 110 km/h.
Per la realizzazione dell’intera opera si prevede l’istallazione di un cantiere logistico base in zona baricentrica, in località Ummari alla progressiva Km. 95+147, e 7 cantieri operativi:
- Km. 81+360
- Km. 88+024
- Km. 90+687
- Km. 95+147 in prossimita’ della stazione di Ummari
- Km. 102+279 in prossimità della stazione di Fulgatore
- Km. 106+858 in prossimità della stazione di Erice Napula
- Km. 114+151 in prossimità della stazione di Milo
L’importo complessivo dei lavori è stato stimato in circa 92 milioni, di cui circa 3,165 milioni di oneri per la sicurezza. A questo importo si sommano le forniture dei materiali a catalogo RFI pari a circa 6 milioni.
Il costo totale dell’intervento (lavori + somme a disposizione) si attesta al di sotto dei 118 milioni di euro.
a binario unico…
speriamo in un futuro raddoppio, in questo modo la ferrovia non sarà alternativa alla macchina, che ci sta di meno.
secondo me il principale problema della competitività non sta nel binario unico ma nelle velocità del tracciato, in pratica se tutto va bene la ferrovia sarà riaperta nel 2025 con una velocità massima di 105 km/h ?? mi sembra davvero poco…
direi che bisogna raddoppiare la Piraineto-Cinisi-Terrasini-Partinico e da lì Borgetto-Alcamo Centro-Alcamo Diramazione seguendo la ss 113. Si effettua un raddoppio in stile Palermo-Catania, lasciando via mare per i regionali e via interna per i diretti da e verso Trapani.
Comunque, anche raddoppiando fino a Partinico e sdoppiando le fermate di Terrasini e di Cinisi, con abolizione di tutti i passaggi a livello, si realizza un servizio suburbano eccellente. Cosa che si può fare da subito tra l’altro.
Alla stazione di Partinico si attesterebbero tutte le linee su gomma da Montelepre-Giardinello, Borgetto, Alcamo Centro, Sancipirello-S. Giuseppe Jato, Camporeale-Roccamena, Balestrate-Trappeto,
Discorso analogo si può fare a Carini, a Castellammare e ad Alcamo Diramazione.
Già la ferrovia compete col mezzo privato, se l’offerta torna quella degli anni 90, ovvero una dozzina di corse al giorno Palermo-Alcamo.
bisognerebbe collegare gli aeroporti, far passare la linea da punta raisi e birgi