Molfetta entra nel futuro della logistica e dello sviluppo. Il sindaco Tommaso Minervini ha firmato l’atto d’indirizzo che dà impulso alla realizzazione di un terminal ferroviario collegato al nuovo porto commerciale «ritenendola meritevole d’interesse pubblico e di alto valore strategico per lo sviluppo socioeconomico e ambientale della Città».
La proposta, presenti il Sindaco, Tommaso Minervini, e Vito Totorizzo, General Manager Gruppo Spamat, è stata illustrata, nel corso di un incontro nella sala conferenze di Lama Scotella, dal Consulente scientifico della Istop Spamat ingegnere Antonio Basili.
L’investimento stimato è di oltre 70 milioni di euro e interesserà un’area di circa 12,5 ettari. La realizzazione del progetto produrrà importanti ricadute occupazionali che, in tre anni, tanto è il tempo stimato per i lavori, impiegherà circa 400 persone tra operai e addetti alla movimentazione delle merci.
«Il terminal ferroviario – ha sottolineato il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini – rappresenta senza alcun dubbio una infrastruttura strategica che accresce ulteriormente la potenzialità del territorio e pone le basi per la nascita e la crescita di ulteriori attività economiche in grado di generare valore aggiunto all’economia del territorio circostante e occupazione addizionale. Di fatto, divenendo uno dei maggiori sistemi logistici dell’Adriatico, e ancor più uno dei pochi che colleghi direttamente le merci dalle navi alla rete ferroviaria, la nuova infrastruttura produrrà grandi risparmi di tempo e di inquinamento ambientale per il trasporto delle merci attraendo nuovi investimenti e divenendo punto logistico nella movimentazione merci di tutto il basso adriatico».
Sarà la società Istop Spamat Srl di Molfetta a realizzare il terminal ferroviario dedicato al trasporto merci navi-ferrovia a servizio dell’agglomerato industriale produttivo. Il progetto collegherà il nuovo Porto commerciale e l’area industriale di Molfetta, alla rete ferroviaria nazionale.
La realizzazione del progetto produrrà importanti ricadute occupazionali che, in tre anni, tanto è il tempo stimato per i lavori, impiegherà circa 400 persone tra operai e addetti alla movimentazione delle merci.