Oggi il Cipe ha approvato l’aggiornamento dei Piani finanziari relativi alle società concessionarie autostradali A33 Asti – Cuneo e A4 Torino – Milano.
“La decisione del Cipe consente l’avvio dei lavori per l’ultimazione di un’opera fortemente voluta dal territorio e che riveste un ruolo strategico per il Paese. Già in occasione della mia visita in Piemonte lo scorso novembre avevo ribadito la priorità assicurare il completamento dell’autostrada, secondo criteri rispondenti all’interesse pubblico”. Lo dichiara la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, a margine della seduta.
In particolare, dopo la delibera Cipe del 1 agosto, il Mit ha proseguito un intenso confronto con tutte le amministrazioni che ha permesso l’adozione di un modello pienamente coerente con la normativa nazionale e comunitaria.
I lavori sbloccati assicurano il collegamento diretto tra Bra ed Asti, congiungendo le tratte già realizzate sui due fronti. Per il completamento dell’opera, da eseguire entro i prossimi 4 anni, è prevista una spesa di 350 milioni di euro.
Il cronoprogramma, allegato al nuovo Atto convenzionale, prevede l’immediato avvio dei lavori per il lotto 2.6 (Roddi – Diga Enel) che si estende per 9,7 km, oltre all’adeguamento della Tangenziale di Alba e alle interconnessioni con la viabilità locale.
L’infrastruttura infatti garantisce la razionalizzazione della viabilità di interconnessione tra la la SP7 Verduno – Bra, la SP 662 Marene – Bra e la SS 231 Marene – Fossano – Bra. L’opera inoltre si collega alle reti di grande comunicazione interregionale ( A6 Torino – Savona, A21 Torino – Piacenza) ed ai corridoi internazionali attraverso la A4 e la A5.
Una volta completata, la nuova autostrada consentirà una eccezionale fattore di valorizzazione e sviluppo del territorio a forte vocazione turistica ed industriale.
L’Atto convenzionale della Satap A4 Torino- Milano prevede interventi di riqualificazione autostradale e istallazione di impianti tecnologici per una spesa complessiva prevista di 150 milioni di euro da eseguire nei prossimi quattro anni.
Gli atti convenzionali approvati recepiscono inoltre il nuovo regime tariffario secondo le regole dell’Autorità di regolazione dei trasporti improntate al principio del price cap con l’applicazione di pedaggi direttamente correlati ai costi effettivamente sostenuti.