La nave crociera Opera della MSC Crociere con 2.000 passeggeri, è riuscita ad approdare al porto di Messina dopo che era stata rifiutata dalle autorità di Malta e nonostante le perplessità del Presidente della Regione Nello Musumeci che in un post su Facebook aveva scritto:
“Valutare se impedire lo sbarco a Messina dei 2.250 passeggeri della nave da crociera Opera della MSC Crociere, per contenere il diffondersi del Coronavirus. Lo ha chiesto, all’Unità di crisi nazionale, la Regione Siciliana – Dipartimento Regionale della Protezione Civile, su mia disposizione. L’imbarcazione, già rifiutata da Malta, è appena approdata nella città dello Stretto. Non conoscendo la situazione a bordo bisogna garantire utili misure sanitarie”.
Lo sbarco è stato comunque autorizzato dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che si è tenuto in Prefettura.
“Ho ricevuto più di una sollecitazione a non fare approdare le navi da crociera a Messina e desidero confermare che al Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura è stato ribadito con le autorità presenti che prima dello sbarco dei passeggeri sarebbero stati eseguiti i controlli a carico dell’Usmaf, che è l’organo deputato alla sanità in ambito marittimo. Non sono stati riscontrati pericoli sanitari. L’interdizione all’approdo, comunque poteva essere disposta solo dal Prefetto che rappresenta il Governo in ambito locale, e con il quale siamo in costante contatto” ha affermato il sindaco di Messina De Luca
In una nota la compagnia Msc precisa:
“Come previsto dalle procedure, il comando nave ha condiviso con le autorità sanitarie locali i dettagli dei registri medici di bordo che evidenziano che nessun passeggero o membro dell’equipaggio della nave è (né è stato) affetto da sintomi influenzali. Queste attività rientrano nelle normali procedure marittime previste ogni volta che una nave arriva in un porto e vengono sempre espletate prima di dare l’ok alle attività di sbarco. Nel corso dell’itinerario attuale MSC Opera ha ricevuto il nulla osta da parte di tutte le autorità sanitarie locali in ciascun porto di scalo e anche in tutti quelli della precedente crociera. La procedura molto meticolosa e rigorosa utilizzata oggi a Messina è risultata una buona pratica che riteniamo possa rappresentare una best practice di indirizzo generale”.