Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, Il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini la Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Carla Roncallo, il Direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e Mauro Coletta, Dirigente generale Ministero Infrastrutture e Trasporti hanno sottoscritto presso la terrazza del Castello San Giorgio il protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo waterfront della Spezia.
È stata così posta la prima pietra del progetto di cambiamento che ridisegnerà completamente l’assetto urbano del fronte mare.
Tutti gli Enti firmatari, per le rispettive competenze, hanno concordato sull’avvio di un procedimento a conclusione del quale una rilevante porzione di aree, fino ad oggi territorialmente in capo all’ Autorità di Sistema Portuale, in quanto aree del demanio marittimo, sarà trasferita al Comune della Spezia.
Il provvedimento di riassetto del Waterfront rappresenta un’occasione unica per delineare la strategia complessiva volta alla riconquista del rapporto fra La Spezia e il mare. Un legame destinato a rafforzarsi sempre più, grazie al quale la città si appresta a ritagliarsi un nuovo ruolo attraverso la revisione strategica della sua vocazione originaria: da sede portuale a metropoli d’acqua, in grado di attrarre attività diverse tali da valorizzare e rafforzare l’economia locale.
“Diamo il calcio d’inizio a un opera che cambierà il volto di questa città e la avvierà in quel percorso di sviluppo che con il sindaco Peracchini abbiamo promesso ali elettori e a cui stiamo dando corpo – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti –. Oggi si mette la prima pietra, la prima firma, sul waterfront della città: un progetto che trasformerà la Spezia in un hub crocieristico di primaria importanza nel Mediterraneo, che permetterà la realizzazione di tutta una serie di servizi per la cittadinanza e per i turisti, di creare posti di lavoro per la città. Oltre a questo – aggiunge Toti – farà della Spezia il terzo home port della nostra Regione, dopo Genova per MSC e Savona per Costa: qui ci saranno entrambe le compagnie, con anche Royal Caribbean. È un momento, epocale, storico. Riguardo i tempi, si può pensare che nel corso di questo mandato si vedranno i primi risulti di questa grande opera”.
“Una giornata importante, un risultato frutto della grandissima collaborazione tra tutti gli enti interessati – aggiunge l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone-. C’è ancora molto da fare, molto da costruire, ma credo che, con l’accordo di programma e con l’avvio di un percorso basato sulla condivisione degli intenti, si sia vissuta oggi una giornata storica per la città e per il suo sviluppo futuro. Non solo per questa generazione, ma anche per quelle che verranno”.
L’importanza dell’accordo è testimoniata dalla consistenza del trasferimento delle aree per le quali si avvia il percorso, coincidenti con gran parte di Calata Paita. Questo importante passaggio consentirà al Comune della Spezia di disporre, si auspica con largo anticipo rispetto alle procedure ordinarie, grazie al consenso di tutti i firmatari dell’accordo, di aree di pregio su cui poter programmare il proprio futuro, offrire nuove opportunità ed attrarre investitori di prestigio mondiale.
IL PROGETTO
La Spezia come cittá di riferimento; deve porsi al centro dell’attenzione dell’attivitá economica e sociale nel Mediterraneo Occidentale. Due obiettivi principali: dotare la cittá di una nuova area dinamica e consolidarne il ruolo di nuovo polo turistico. Area d’intervento di circa 300.000 mq dei quali 40.000 mq saranno destinati ad aree verdi. Saranno realizzati, tra le altre cose, una nuova marina, due hotel, un centro congressi e un nuovo terminal crocieristico. Investimento totale di circa 250.000.000 di Euro.
La configuarazione dello spazio libero é concepita secondo i criteri dettati necessitá di stabilire e rafforzare la connessione diretta tra il tessuto urbano consolidato con il lungomare. Ampliamento del sistema verde già esistente che rafforza le attività previste nel complesso. Gli spazi terziari e i servizi devono essere concepiti in continuitá con i blocchi edificati della cittá esistente L’intervento completa le dotazioni della cittá e crea nuove funzioni nell’ottica di una implementazione degli usi.