Parte da Roma, nel quartiere Eur, la prima sperimentazione di un nuovo sistema dedicato alla regolazione dell’illuminazione, con l’installazione di 1.000 sensori sui pali della luce, con cui sarà possibile monitorare il traffico, i livelli di luminanza, il rumore e l’inquinamento atmosferico. Il progetto chiamato DIADEME e finanziato con fondi del programma LIFE dell’Unione Europea è nato dalla collaborazione tra Reverberi Enetec, azienda della provincia di Reggio Emilia che si occupa della parte tecnica del progetto, A.G.I.R.E (Agenzia per la Gestione Intelligente delle Risorse Energetiche di Mantova), ACEA e l’Assessorato alle Infrastrutture di Roma Capitale.
Ogni singolo punto luce verrà dotato di appositi sofisticati sensori in grado di andare a monitorare le condizioni di traffico e la luminanza presenti sulla strada, producendo quindi un risparmio energetico consistente e al contempo un miglioramento della sicurezza della circolazione.
Le informazioni verranno poi convogliate ad una unità centrale i cui algoritmi valuteranno le condizioni rilevate. Da queste analisi saranno ricavati i livelli di intensità luminosa che devono essere erogati dai singoli punti luce, in modo da ottemperare a quanto richiesto dalla norma UNI11248, perseguendo una regolazione diffusa, intelligente e real time. Ad ogni zona monitorata verrà quindi garantita la corretta illuminazione, in funzione dei dati raccolti.
Il progetto di installazione e di recupero e analisi dei dati si concluderà entro la fine del 2019. I dispositivi installati rimarranno, a fine progetto, a disposizione di Roma Capitale senza nessun onere per l’Amministrazione che potrà continuare ad utilizzarne i dati. Se l’analisi dei valori misurati produrrà risultati positivi, il progetto potrà essere diffuso e replicabile in altre zone di Roma.
Un ulteriore obiettivo del progetto LIFE-DIADEME è l’acquisizione di dati di monitoraggio ambientale tramite sensori low cost; per questo motivo, ogni 20 punti luce, verranno installate delle centraline, dedicate al rilevamento di gas climalteranti. Tali centraline, sviluppate da un centro di ricerca finanziato dalla Unione Europea, verranno impiegate, per la prima volta in grande numero, a Roma. Esse recupereranno informazioni in merito alla concentrazione nell’aria di ozono (O3), monossido di azoto (NO), diossido di azoto (NO2) e monossido di carbonio (CO). Questi dati dovrebbero permettere una mappatura precisa e a basso costo del livello della qualità dell’aria lungo le vie del sito pilota.
Il progetto è suddiviso in due fasi operative che prevedono l’installazione graduale dei dispositivi. Ad occuparsi degli aspetti tecnici relativi alla conformazione e al dimensionamento degli apparati nonché all’installazione degli stessi sui sostegni sono i tecnici di ARETI, società del Gruppo ACEA che si occupa dell’illuminazione pubblica di Roma. Ad oggi sono stati già installati i primi 109 punti luce, mentre a partire da ottobre 2018, si aprirà la fase relativa all’installazione dei rimanenti 891 punti luce, LARGE TEST SITE. In totale saranno quindi installate: 1000 elettroniche rilevamento traffico, luce e rumore, 50 elettroniche rilevamento gas O3, NO2, NO, CO, 30 elettroniche per rilevamento di precisione luminanza stradale, traffico veicolare e condizioni meteo.