Il governatore della regione Puglia Michele Emiliano vuole riaprire gli scali di Foggia e Grottaglie alle compagnie aeree low cost grazie un bando della regione Puglia di 7,5 milioni di euro all’anno per tre anni, per attrarre compagnie aeree low cost.
L’aeroporto di Foggia è attualmente fra gli scali meno utilizzati d’Italia e, secondo fonti dell’Assaeroporti, ha un traffico passeggeri che arriva appena alle 540 unità in tutto il 2017.
L’aeroporto di Grottaglie, sebbene completamente fruibile e funzionante per i voli passeggeri è allo stato attuale destinato ad uso esclusivamente cargo.
Attualmente la regione Puglia paga circa 12 milioni di euro l’anno alla compagnia aerea Rynair per garantire agli scali di Bari e Brindisi collegamenti con le principali città italiane ed europee.
“Naturalmente sarà il mercato a decidere – puntualizza un dirigente regionale – Se nessuna compagnia aerea vorrà atterrare e decollare su Foggia e Grottaglie non possiamo continuare a investire su queste due infrastrutture e le risorse potrebbero essere dirottate sugli scali di Bari e Brindisi”.
L’obiettivo principale del governatore Emiliano resta è di attrarre turisti italiani e stranieri in altri due scali pugliesi.
“Il segreto dello sviluppo economico di un territorio è l’unità di intenti – ha concluso Emiliano – ed è questo l’invito che rivolgo a Foggia, a cittadini, operatori turistici, industriali. C’è bisogno di grande sinergia per muovere tutto ciò che è possibile per valorizzare e mettere a sistema tutti gli asset rilevanti”.
Se poi questo piano dovesse fallire, Foggia potrebbe sempre puntare sulla Protezione civile e Grottaglie si specializzerebbe ancora di più come scalo a vocazione industriale.