Come garantire il pagamento del ticket di viaggio anche in ambiti affollati e caotici come quelli degli autobus?
A Bologna, la società di trasporti T-Per si è ingegnata ed ha installato su 8 veicoli urbani un tornello posto a fianco della cabina di guida, che consentirà l’accesso soltanto a coloro che introdurranno un ticket di viaggio valido.
Tale installazione, autorizzata e certificata dalla motorizzazione, è stata applicata in una tipologia di vettura che prevede due porte, una di ingresso e una di discesa, favorendo così un flusso unico dei passeggeri.
Il tornello segnalerà attraverso segnale acustico e luminoso eventuali accessi irregolari.
La T-Per conta di estendere questo strumento tipico delle metropolitane ad altri 28 bus cittadini e linee extraurbane.
Se volevano testare il prodotto, a Palermo lo dovevano fare!
Signor Di Chiara, Bologna è una citta seria amministrata da veri amministratori. Lei ritiene che tale tornelli anti evasori possa essere installati nei nostri autobus? Temo di no. Da noi manca la “materia prima”, cioè degli amministratori seri , competenti ma soprattutto capaci.
@Belfagor
Penso che Bologna venga da decenni di amministrazione sicuramente più attenta e lungimirante della nostra. Dico anche che Bologna è l’equivalente di 4-5 quartieri di Palermo.
Ciò premesso, non possiamo arrenderci e dobbiamo contribuire ad alzare l’asticella, anche parlandone e creando consapevolezza.
Ottima idea, peccato che a Palermo sia sostanzialmente irrealizzabile perché gli autisti non rispettano le regole e fanno salire e scendere gli utenti da qualunque porta.
A Milano le entrate/uscite separate sono state da tempo eliminate, tranne che sui caratteristici tram “modello 1928” (per ovvi motivi pratici) e sostituite da un approccio stile “metro” come nel nordeuropa: si sale e si scende da tutte le porte, dando la precedenza a chi esce (e i milanesi si arrabbiano quando i “forestieri” cercano di salire senza aspettare che siano usciti tutti!). Qui, però, l’evasione tariffaria è meno del 10 percento (spiace dirlo, ma soprattutto stranieri) e sulla metro addirittura meno dell’1. Ah, a proposito di metro, venite a Milano, ricordatevi di tenere la destra sulle scale mobili, come a Londra (ci sono anche i cartelli): il lato sinistro è per chi ha fretta e occuparlo stando fermi è un’altra cosa che fa inc….are molto i milanesi (e vi identifica immediatamente come “foresti”!).
Anche a Torino si sale e si scende da tutte le porte. Su alcune linee di tram la presenza di controllori è costante, invece in metropolitana il portoghesismo non può che essere marginale, dato il sistema di ingresso dopo obliterazione. A Palermo l’Amat non sembra preoccupata dagli introiti bassissimi, ma neanche dall’esiguità dell’offerta. Se col tram si utilizzeranno i modelli europei, allora qualche speranza di miglioramento potrà esserci, altrimenti meglio chiudere questo baraccone ed affidare il servizio a società private (Sais, Segesta, altro)
Non è che Bologna sia più civile di noi perchè usa i tornelli ,questo dimostra che anche lì ci sono i portoghesi, questo per me è assolutamente inutile perchè si perde troppo tempo
Io vivo da diversi a noi a Mosca. Alcuni anni fa hanno introdotto i fornelli su Bus e Tram, con obbligo di salita dolo dalla porta anteriore … all’inizio in molti hanno protestato … ma la verità … è che FUNZIONANO. Il tempo perso è tutto guadagnato in biglietti non evasi e disposizione dei passeggeri all’interno del bus …
Ahhh … Sottolineo che i tornelli di Mosca sono tornelli come si deve, a tre barre. Mica queste due sbarrette che ci passi sotto in un attimo.
Anche i tonrelli a 3 sbarre si saltano facilmente (visto nella metropolitana di Milano), credo siano ben più efficaci le porte trasparenti dove i 2 “battenti” fanno accedere scorrendo lateralmente (non so come si chiamino tecnicamente) dopo l’introduzione del biglietto