Darsena Europa: approvato il progetto esecutivo, via i lavori

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La realizzazione della Darsena Europa, uno dei più ambiziosi progetti di espansione portuale in Italia, compie un passo decisivo.

La Giunta della Regione Toscana ha infatti approvato il progetto esecutivo della nuova piattaforma logistica-marittima a Livorno, dando pieno mandato al Commissario straordinario Luciano Guerrieri di procedere con l’avvio delle opere previste dalla prima fase.

L’intervento rientra nel quadro delle disposizioni del Decreto Legge 32/2019 (convertito nella Legge 55/2019), che consente un iter autorizzativo accelerato, attribuendo al Commissario, d’intesa con la Regione, la facoltà di approvare i progetti esecutivi con valore sostitutivo rispetto a tutte le altre autorizzazioni, ad eccezione di quelle in materia ambientale e paesaggistica.

Un’infrastruttura strategica in project financing

Il progetto della Darsena Europa prevede la creazione di una nuova piattaforma portuale a mare aperto, concepita per ospitare navi di ultima generazione, containerizzate e ro-ro (roll-on/roll-off), in grado di potenziare la capacità operativa dello scalo livornese.

È una risposta concreta alle nuove dinamiche della logistica marittima, che richiedono fondali profondi, spazi operativi efficienti e capacità di interconnessione intermodale.

Grazie all’approvazione regionale, il progetto potrà accedere al contributo straordinario in conto capitale fino a 200 milioni di euro, già previsto dalla legge regionale 44/2022, che si sommano ai fondi statali e ai capitali dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.

Il completamento dell’opera è previsto tramite project financing, con il coinvolgimento di investitori privati individuati tramite manifestazione di interesse.

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La prima fase: opere marittime e dragaggi

L’intervento avviato con questa approvazione riguarda la prima fase del progetto, che include:

  • Realizzazione delle opere marittime di protezione: nuove dighe foranee e banchine, progettate per garantire la sicurezza operativa in mare aperto.
  • Dragaggi: necessari per raggiungere profondità adeguate all’accoglienza delle navi post-Panamax, in linea con i porti europei più attrezzati.
  • Infrastrutture a terra: piazzali operativi, collegamenti stradali e ferroviari, reti di servizio.

Il nodo della governance: Grimaldi al 50%?

L’obiettivo finale è trasformare Livorno in un hub logistico integrato, connesso alle principali direttrici TEN-T europee e in grado di competere con i grandi porti del Nord Europa. La nuova Darsena sarà un elemento chiave anche per la sostenibilità: la sua progettazione prevede l’adozione di criteri ambientali avanzati e un’attenzione particolare alla compatibilità paesaggistica e alla mitigazione degli impatti.

In parallelo alla ratifica dell’intesa, la Regione ha avviato anche la transizione alla nuova leadership dell’Autorità Portuale, con l’indicazione di Davide Gariglio come successore di Guerrieri. Una nomina che attende ancora i pareri delle commissioni parlamentari e il decreto del Ministero delle Infrastrutture.

Sul piano della governance del terminal, emergono interrogativi circa la gestione futura della piattaforma: è infatti in discussione una possibile assegnazione del 50% della nuova darsena al gruppo Grimaldi, già operativo nello scalo. Questo scenario ha generato perplessità tra gli operatori portuali, preoccupati da un’eventuale concentrazione e dalle ricadute sulla concorrenza e sulla varietà dei traffici gestiti.

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