Parco Salute Torino: un progetto di sanità ambizioso e sostenibile
Il Parco Salute Torino, il nuovo polo ospedaliero e scientifico della città, ha raggiunto un momento cruciale.
Durante la recente riunione della Cabina di monitoraggio, che si è tenuta in Prefettura, sono stati analizzati gli elementi principali dell’offerta che si è aggiudicata l’appalto. Presenti alla discussione il commissario straordinario Marco Corsini, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, il sindaco Stefano Lo Russo e il prefetto Donato Cafagna, insieme a rappresentanti dell’Università e del Politecnico di Torino e dell’azienda ospedaliera universitaria Città della Salute.
Secondo quanto dichiarato dal presidente Cirio e dall’assessore Riboldi, il Ministero dell’Economia ha formalizzato una proposta di accordo che consente l’avvio dell’appalto.
Questo passo segna l’inizio di un’operazione attesa da anni, con l’obiettivo di integrare il Parco Salute Torino in un’area urbana in forte trasformazione.
Le caratteristiche del progetto: oltre 1000 posti letto
La struttura del nuovo ospedale sarà caratterizzata da una base orizzontale, sopra la quale si svilupperanno torri di degenza che potranno raggiungere fino a 12 piani. L’organizzazione funzionale sarà suddivisa in aree omogenee, progettate per raggruppare le unità operative in base all’intensità e alla complessità delle cure.
Tra le principali aree previste:
- Livello interrato: ospiterà i servizi logistici, generali e i parcheggi.
- Emergenza-Urgenza: integrata con i servizi diagnostici e di cura, insieme agli spazi per poliambulatori, day hospital e day service.
- Ricerca e formazione: aree dedicate rispettivamente all’attività scientifica e all’istruzione dei futuri professionisti sanitari.
- Degenze ordinarie: suddivise in sezioni mediche, chirurgiche, ostetrico-ginecologiche e specialistiche.
L’organizzazione funzionale del complesso segue il principio di concentrare le attività più complesse e territorialmente rilevanti nei piani inferiori, riservando i livelli superiori alle funzioni ripetitive e meno impattanti in termini di impiantistica.
- Piano interrato: destinato interamente alla logistica.
- Piano terra: punto di accesso principale, con ingressi da via Nizza, Promenade e piazza Piemonte. Da qui si accede al pronto soccorso, situato sul lato Lingotto, mentre sul lato Oval sono posizionati gli ingressi di servizio. In questa area si trovano anche la hall principale, spazi commerciali, punti informativi, servizi al cittadino, un baby parking, uffici amministrativi, il day hospital, il centro prelievi e la dialisi.
- Piano +1: include l’area ad alta intensità di cura, il blocco operatorio d’urgenza, terapie intensive, day surgery e spazi per la chirurgia ambulatoriale, adiacenti a degenze brevi e ambulatori specialistici.
- Piano +2: ospita servizi di riabilitazione, endoscopia, trasfusioni e poliambulatori, insieme ad aree pubbliche come il nido, la mensa e i servizi religiosi. Comprende anche spazi amministrativi e percorsi dedicati per laboratori, farmacie e degenze psichiatriche.
- Piano +3: riservato interamente alla ricerca.
- Piani dal 5 al 12: dedicati alle degenze, distribuite su tre volumi che ospiteranno reparti di oncologia, ematologia, specialità chirurgiche e area medica.
L’intero complesso coprirà una superficie di circa 140mila metri quadrati e offrirà 1.040 posti letto, rappresentando un punto di riferimento per la sanità e la ricerca.
Lingotto: un nuovo quartiere attorno al Parco
Il progetto non riguarda solo la struttura ospedaliera, ma si estende all’intero quartiere Lingotto, che sarà interessato da un’importante trasformazione urbanistica.
Il masterplan prevede soluzioni per migliorare la viabilità e potenziare i collegamenti con la stazione ferroviaria del Lingotto, pensata come “stazione ponte” con nuovi servizi e spazi residenziali per accoglienza e formazione.
Secondo il commissario Marco Corsini, il cronoprogramma è chiaro: l’avvio dei lavori è previsto per il 2025. Questo passo sarà possibile grazie all’accordo di programma istituzionale già stabilito nel 2018, che include anche il riordino urbanistico di aree limitrofe come il Grattacielo Piemonte e l’Oval.