Electra, azienda leader nella ricarica ultraveloce per veicoli elettrici, annuncia un piano ambizioso per l’installazione di oltre 700 nuovi punti di ricarica ultraveloce in tutta Italia entro la fine del 2025.
Grazie a un finanziamento di 12 milioni di euro ottenuto attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Electra punta a incrementare del 20% l’attuale rete di infrastrutture per la ricarica rapida, che oggi conta circa 3.600 punti.
Una parte significativa dei fondi è destinata alle strade extraurbane, con 9,3 milioni di euro che permetteranno la costruzione di 196 colonnine ad altissima potenza.
Altri 2,8 milioni di euro saranno impiegati per realizzare 156 infrastrutture su strade urbane, portando il totale a 352 nuove colonnine supportate dal PNRR.
Queste verranno distribuite strategicamente su tutto il territorio nazionale, con una concentrazione in regioni ad alta densità di traffico come Emilia Romagna (76), Lombardia (71) e Lazio (42).
Anche il Sud vedrà un’importante espansione, con 21 nuove colonnine in Sicilia e altre installazioni previste in Campania, Puglia, Abruzzo e Marche.
“Questo piano rappresenta un’accelerazione storica per la mobilità elettrica in Italia,” ha dichiarato Eugenio Sapora, General Manager di Electra Italia.
“L’obiettivo è creare una rete capillare e affidabile per incentivare l’adozione di veicoli elettrici.
Tuttavia, i tempi stretti richiedono una collaborazione efficiente tra tutti gli attori coinvolti.”
Electra è già operativa con 23 hub di ricarica in Italia, con 16 cantieri in corso e oltre 120 siti contrattualizzati.
Le nuove infrastrutture utilizzeranno esclusivamente energia rinnovabile e saranno accessibili 24/7, garantendo praticità e sostenibilità.
Inoltre, l’azienda fornirà un’app dedicata per facilitare la prenotazione e il monitoraggio delle colonnine, ottimizzando l’esperienza degli utenti.
Nonostante l’entusiasmo, il bando del PNRR ha registrato un’adesione inferiore alle aspettative: solo 96 milioni di euro su 640 stanziati sono stati assegnati.
Sapora sottolinea che criteri stringenti e tempi ristretti potrebbero aver scoraggiato molte aziende, ma ribadisce la determinazione di Electra a rispettare le scadenze e massimizzare l’impatto del piano.