Ex Manifattura tabacchi Torino: il progetto di riqualificazione

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Nuovo progetto di riqualificazione per l’ex Manifattura Tabacchi Torino: un polo culturale e urbano sostenibile

L’ex Manifattura Tabacchi di Torino si prepara a vivere una seconda vita grazie al progetto vincitore del concorso internalzionale per la riqualificazione dell’area, guidato da Eutropia Architettura e Pininfarina Architecture, in collaborazione con Weber Architects e altre competenze interdisciplinari, tra cui Paisà Landscape.

Il piano, promosso dall’Agenzia del Demanio e parte della rigenerazione del quartiere ex-industriale Regio Parco, mira a trasformare l’area nord-est di Torino in un nuovo centro culturale e universitario.

Al centro dell’intervento, il Polo Archivistico e Culturale sarà dedicato alla conservazione e alla consultazione di documenti storici, mentre le strutture industriali esistenti ospiteranno aule universitarie, residenze per studenti e servizi di alta formazione. Questa riqualificazione riflette gli obiettivi ESG dell’Agenzia, puntando su innovazioni architettoniche e tecnologie di efficientamento energetico, come affermato da Massimiliano Marzo, Direttore della Struttura per la Progettazione dell’Agenzia del Demanio.

Un dialogo tra storia e modernità

Il progetto si ispira al dialogo tra la trama ordinata della città storica e le curve del Po e della Dora.

L’ex Manifattura, caratterizzata da un’architettura austera, verrà aperta alla città, diventando un punto di incontro grazie a nuove piazze, giardini e spazi pubblici. “La visione progettuale crea un legame tra il contesto naturale e le nuove architetture, unendo passato e futuro in uno spazio identitario e attrattivo,” afferma Luca Barontini di Eutropia Architettura.

La struttura ristrutturata ospiterà spazi per eventi culturali e sociali, con aree come la Piazza dei binari, la Corte dell’acqua e il Bosco didattico che offriranno aree di svago e apprendimento.

La struttura stessa richiama l’architettura industriale storica, ispirata ai progetti di Pier Luigi Nervi. Le nuove coperture richiamano gli shed industriali e le nervature della facciata, con un design che integra funzionalità e innovazione.

Gli archivi e gli spazi sociali saranno costruiti con elementi prefabbricati e assemblati a secco, riducendo così sprechi e aumentando la sostenibilità. Questo sistema, insieme a dotazioni robotizzate, mira a minimizzare gli spazi tecnici, rendendo l’intero complesso funzionale, tecnologico e all’avanguardia. Secondo Filippo Weber di Weber Architects, l’intervento punta a creare un equilibrio che coniuga l’unicità del luogo con criteri ecologici e microclimatici.

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