Il 5 novembre, Firenze ha dato il benvenuto a “Marika,” la seconda Tunnel Boring Machine (TBM) che scaverà il secondo tunnel del Passante Alta Velocità (AV) tra Campo di Marte e Rifredi.
La partenza di Marika segna un passo importante per il potenziamento della rete ferroviaria fiorentina, con l’obiettivo di migliorare la regolarità e l’efficienza del traffico ferroviario.
Il progetto, commissionato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e realizzato dal Consorzio Florentia (Pizzarotti e Saipem), include anche la costruzione della nuova stazione AV Belfiore e un passante di 8,35 km che viaggerà sotto la città, con profondità medie di 20 metri.
Caratteristiche tecniche di Marika e l’obiettivo del progetto
Marika, con una potenza di oltre 4.500 kW, un diametro di scavo di 9,4 metri e un peso di 1.500 tonnellate, è progettata per affrontare la sfida dello scavo sotterraneo.
Lunga 111 metri, questa TBM scaverà la galleria del binario verso sud alternandosi a Iris, la prima TBM attivata nel 2023, che ha già completato circa 1,8 km del tunnel verso la stazione Belfiore.
Le due talpe lavoreranno in modo alternato, garantendo così l’avanzamento sicuro e continuativo del progetto senza operazioni simultanee.
La storia dietro il nome: Marika e suo padre
Il nome Marika è stato proposto in onore di una giovane ragazza di 14 anni, figlia di Salvatore Vella, direttore dei lavori del progetto di scavo per il Consorzio Florentia.
Questa dedica racchiude una storia di affetto e forza familiare.
Salvatore, originario della Sicilia e tecnico specializzato in grandi opere, ha sempre condotto una vita da trasfertista, trascorrendo la maggior parte delle settimane lontano dai suoi cari per seguire i cantieri più complessi d’Italia.
La distanza impone sacrifici, eppure, come racconta Salvatore, “io e mia figlia siamo più forti di tutto”.
Per Marika, il nome della talpa è un segno speciale.
“È una cosa bellissima che la talpa porti il mio nome”, ha dichiarato durante la sua visita al cantiere, un momento memorabile, non solo per la grandiosità della macchina da 1.500 tonnellate, ma anche per l’opportunità di vedere in prima persona il lavoro del padre, un uomo di cui lei e la famiglia sono fieri, nonostante la lontananza.
“Mio papà mi manca tanto, ma so che fa un lavoro importante”.
Benefici per la mobilità e l’assetto urbano di Firenze
Il completamento del Passante AV e la nuova stazione Belfiore permetteranno di deviare i treni ad Alta Velocità sotto la città, liberando le linee di superficie per i treni regionali.
Questo cambiamento aumenterà la frequenza delle corse locali, riducendo la congestione della rete fiorentina e migliorando la qualità dei servizi per cittadini, imprese e turisti.
Il progetto favorirà anche una riqualificazione delle aree urbane interessate e contribuirà allo sviluppo economico della regione.