Il 30 Ottobre, la società A2A ha ufficialmente inaugurato due nuovi impianti di energia rinnovabile a Matarocco e Mazara del Vallo, consolidando l’impegno dell’azienda nella transizione energetica sostenibile.
La cerimonia di apertura si è svolta nel parco eolico di Matarocco alla presenza di Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, Massimo Grillo, Sindaco di Marsala, Giampaolo Caruso, Assessore all’Ambiente del Comune di Mazara del Vallo, e Giorgio Zampetti, Direttore Generale di Legambiente.
Dettagli degli impianti
Parco Eolico di Matarocco
L’impianto eolico di Matarocco, situato tra Marsala e Mazara del Vallo, è progettato per ottimizzare l’uso delle risorse naturali della zona. Composto da 8 turbine eoliche con una capacità complessiva di 30 MW, l’impianto ha una produzione annua stimata di circa 79 GWh, che potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico di 26.000 famiglie.
Inoltre, la struttura consentirà di evitare l’emissione di circa 31.600 tonnellate di CO2 ogni anno, un risparmio equivalente alla capacità di assorbimento di 250.000 alberi, rafforzando l’impegno verso la riduzione dell’impronta carbonica locale e nazionale.
Parco Fotovoltaico di Mazara del Vallo
Il parco fotovoltaico di Mazara del Vallo si estende su 14,8 ettari e dispone di una capacità installata di 12,6 MW.
L’impianto è progettato per produrre fino a 25 GWh di energia elettrica annua, un quantitativo capace di coprire il fabbisogno di 8.300 famiglie. La produzione dell’impianto contribuirà a ridurre le emissioni di 10.000 tonnellate di CO2 all’anno, equivalente all’assorbimento di 80.000 alberi, sottolineando la rilevanza dell’energia solare nella lotta al cambiamento climatico.
Ovviamente, se affermiamo che l’impianto eolico diminuirà l’immissione di CO2 in atmosfera “equivalente a quella di 250.000 alberi” stiamo confermando che COSTEREBBE di meno e sarebbe più proficua per il pianeta la PIANTUMAZIONE di alberi, vero prodigio della natura, ecologico, sostenibile, autoriproducente, durevole e senza scorie da smaltire … a differenza delle turbine eoliche e dei pannelli solari, costosi, inquinanti a fine vita, difficili da smaltire. Quando la finiremo di assecondare questo linguaggio ipocrita di ecoaffaristi del clima?