Ormai è questione di giorni. Completata la progettazione esecutiva e realizzate le opere propedeutiche, è infatti prossima, nel mese di settembre, la consegna dei lavori dello scavalco, il collegamento ferroviario diretto fra il porto di Livorno e l’interporto Toscano Amerigo Vespucci, per cui si rende necessario superare la barriera fisica costituita dalla linea fondamentale Genova-Roma. Un’opera che andrà a far parte della rete ferroviaria nazionale, del costo di 27 milioni, 20 dei quali finanziati dalla Regione.
A darne notizia è il presidente della Regione Toscana che esprime soddisfazione per questo ulteriore rafforzamento dei collegamenti ferroviari da e per il porto di Livorno, con importanti ricadute per le tratte nazionali e internazionali. Si tratta di altro passo importante frutto dell’impegno della Regione insieme a Ministero ed Rfi nella realizzazione delle ferrovie per lo sviluppo del trasporto merci in toscana e nei collegamenti al porto di Livorno.
Il presidente ricorda infatti che l’avvio dei lavori per lo scavalco, che mira all’integrazione delle attività logistiche rispettivamente nel porto e nell’interporto, segue all’approvazione nel contratto di Programma di Rfi 2022-2026, da parte del Cipe, del finanziamento dell’intervento relativo ai collegamenti ferroviari al porto di Livorno comprensivi del collegamento alla linea Collesalvetti-Vada e al by pass di Pisa. Si tratta di un finanziamento che era già stato annunciato dalla Regione a inizio di questo mese, del costo di 488milioni; 338 sono stati finanziati.
Il progetto di scavalco, nello specifico, prevede la ricucitura della rete infrastrutturale ferroviaria esistente tra porto e interporto (situato nel retroterra ad una distanza di circa 6 km dalle banchine portuali) mediante una linea a singolo binario di 1.580 metri: lo scavalco della linea fondamentale Genova–Roma è garantito da un viadotto lungo circa 360 metri e costituito da 15 campate. L’interporto, fondamentale nel sistema della logistica portuale di Livorno, sarà in grado di svolgere con sempre maggior efficacia il ruolo di area retroportuale attrezzata per fornire servizi ad alto valore aggiunto gestendo in maniera integrata le varie modalità di trasporto.
L’assessore regionale ai trasporti fa notare come le nuove infrastrutture siano strategiche per l’accessibilità del porto di Livorno anche in prospettiva della sua implementazione con la “Darsena Europa” e consentiranno, grazie alla complementare realizzazione della cosiddetta PC 80, cioè la riprofilatura di oltre 40 km di gallerie sulla linea Prato-Bologna, già in fase realizzativa da parte di Rfi, di collegare direttamente il porto di Livorno con il nord Europa. Sarà raggiunto l’obiettivo di accogliere in porto mega container e semirimorchi che dalle navi saranno trasferiti su treno e potranno arrivare sino ai paesi scandinavi, direttamente, senza “rottura di carico” cioè senza soluzione di continuità.