Non passa giorno, sui quotidiani, in televisione e in ogni mezzo di comunicazione, in cui non venga posto l’accento sul tema ecologico. Il nostro mondo sta cambiando e prevedere soluzioni più rispettose dell’ambiente è diventato un must in ogni campo della vita umana, dalla spazzatura casalinga alla moda.
Non è certo pensabile lasciar fuori dall’equazione la mobilità che negli ultimi decenni è stata una delle più importanti cause di inquinamento e influisce pesantemente anche sul cambiamento climatico.
Nulla di strano dunque che ci sia uno sforzo costante sulla sostenibilità dei mezzi di trasporto, sia quelli privati che quelli dedicati al commercio. Fortunatamente, l’avanzamento delle tecnologie ha aperto nuove opportunità per una mobilità ecocompatibile.
Come cambia la mobilità
Uno dei cambiamenti più significativi nella mobilità green è rappresentato dai veicoli elettrici (EV). La chiave di tutto sembrano essere le batterie, la cui autonomia è un fattore imprescindibile per il successo di questa soluzione. Gli EV stanno guadagnando sempre più terreno sul mercato, a dispetto dei loro prezzi che fatichiamo a definire ragionevoli.
Tuttavia, questi veicoli producono zero emissioni dirette e l’energia che serve per ricaricarli può essere prodotta da fonti di energia rinnovabile, come il sole o il vento, riducendo l’impatto ambientale dei trasporti su larga scala. In molti Paesi, sono stati introdotti incentivi governativi per promuovere l’adozione degli EV, come sussidi per l’acquisto e infrastrutture di ricarica sempre più diffuse. L’Italia è un po’ indietro, ma sembra improbabile che si possa sottrarre a questo cambiamento.
Un altro trend emergente è rappresentato dai veicoli elettrici a celle a combustibile (FCV), che utilizzano l’idrogeno per generare energia elettrica senza emissioni nocive, ma producendo dagli scarichi soltanto vapore acqueo. Il concetto della batteria a combustione è, per la verità, piuttosto antico e il primo esperimento di successo risale addirittura al 1842. Nel 1959, inoltre, venne realizzato il primo moderno veicolo a celle a combustibile, un trattore agricolo modificato.
Ma allora, perché a noi sembra ancora fantascientifico, un po’ come le auto che si guidano da sole mentre il conducente si fa una pennica o sta su bonusfinder.it? A quanto pare, l’infrastruttura per l’idrogeno non è ancora del tutto perfezionata, ma pare che non dovremo aspettare ancora a lungo. E comunque, per inciso, anche la guida autonoma non è così lontana come sembra.
Altre soluzioni
Oltre ai veicoli stessi, anche le soluzioni di mobilità condivisa hanno un ruolo cruciale nel ridurre il traffico e migliorare l’efficienza dei trasporti. I servizi di ride-sharing e car-sharing offrono un’alternativa sostenibile, anche economicamente, all’uso di veicoli privati. Questo sistema, insieme anche alla realizzazione di piste ciclabili, sta riducendo il numero complessivo di veicoli in circolazione. Inoltre, molti servizi di car sharing hanno integrato i veicoli elettrici nella propria flotta, contribuendo a rendere ancora più sostenibile la mobilità condivisa.
Oltre alle soluzioni legate alla mobilità, altre iniziative stanno contribuendo a ridurre sempre di più il traffico. Uno degli esempi più evidenti è lo smart working. L’aumento del lavoro da remoto ci ha permesso di evitare gli spostamenti quotidiani verso e dal luogo di lavoro, riducendo significativamente il traffico e lo stress, tipici delle ore di punta. L’adozione dello smart working è stata accelerata dalla pandemia di COVID-19, ma la maggior parte di noi non ha nessuna voglia di rinunciarci.
Per concludere
In conclusione, le soluzioni di mobilità green stanno diventando sempre più intelligenti ed ecologiche, grazie all’avanzamento delle tecnologie e alle aspirazioni delle persone comuni. Alcuni accorgimenti, come lo smart working, non sono direttamente collegati alla viabilità, ma sono ugualmente efficaci. La buona notizia è che siamo solo all’inizio!
